Commento dell'editore e seconda di copertina:
Su Guido Cavalcanti, autore massimo del nostro Duecento, grava da sempre il nodo complesso della sodalità con Dante. Alcuni dei saggi qui raccolti ricercano le tracce di quell'incontro tra il primo amico, dedicatario della Vita Nova, e il Dante prima della Comedìa nei testi e nelle loro organizzazioni in strutture. Anche le forme (metriche o seriali) infatti hanno qualcosa da dire, e sono significative al pari della parodie poetiche (presumibilmente intrecciate con Manetto), o delle ipoteche ideologiche, che su Guido, come sulla fine di tale amicizia, hanno da subito generato molte ipotesi e racconti: primo fra tutti quello, ben noto, di Boccaccio. Guido Cavalcanti, che è insepolto all'altezza cronologica del viaggio oltremondano di Dante, riverbera forse qualcosa del suo indiscutibile prestigio intellettuale e di maestro sul personaggio di Ulisse, che disdegna appunto ogni limite umano.
Indice:
pag. 9 Premessa
11 I. Una Vita Nova per Cavalcanti, da Beatrice alla Donna Gentile
31 II. Una silloge d'autore nelle rime di Cavalcanti
47 III. Le scelte metriche di Guido Cavalcanti
63 IV. Manetto tra Guido e Dante
81 V. La santalena di Guido (Rime XLV)
87 VI. Invenzione e scrittura in Boccaccio. Il caso Guido Cavalcanti
107 VII. Né Bice né monna Vanna. Circe nel canto di Ulisse (Inferno XXVI)
127 Indice dei luoghi cavalcantiani citati
129 Indice degli autori, dei testi anonimi, copisti e personaggi storici
133 Indice della bibliografia
135 Indice dei manoscritti