Feste e giochi nel Medioevo


PREZZO : EUR 20,00€
CODICE: ISBN 8884904986 EAN 9788884904980
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Traduzione di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 264
DISPONIBILITA': Esaurito


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Feste e giochi nel Medioevo

PREZZO : EUR 20,00€

CODICE :
ISBN 8884904986
EAN 9788884904980

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Traduzione di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 264

ANNO:
2004

DISPONIBILITA':
Esaurito

CARATTERISTICHE TECNICHE:
336 pagine
Brossura con alette
cm 14 x 20,5 x 2,7
gr 422

NOTE:
Titolo originale: Les Loisirs au Moyen Âge

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore e seconda, terza e quarta di copertina:
Come occupavano il loro tempo libero gli uomini del Medioevo? Per quanto la domanda sia in fondo un po' ingenua, dato che il concetto di «tempo libero» come lo intendiamo noi non esisteva sino alla metà del Novecento, e nei secoli medievali il lavoro e la vita erano pressochè coincidenti, l'interrogativo resta comunque affascinante per Jean Verdon, storico che ha dedicato molti suoi libri agli aspetti fondamentali della vita nel Medioevo.
Il quadro storico dei divertimenti medievali presenta sfumature notevoli, legate alla scala sociale, alle diversità tra regioni e tra città e campagna; ma la ricca e colorita sintesi di Verdon ci rivela una civiltà che sa compensare la durezza e la brutalità del quotidiano con una fantasia e una vitalità incontenibili, oggi difficilmente immaginabili. I nobili ovviamente andavano a caccia, con i cani, col falcone, per diletto e sport, mentre per i poveri era una necessità. I sontuosi banchetti (lunghi a volte anche dieci giorni) in occasione di matrimoni, vittorie militari o tornei erano la sede opportuna per sfoggiare il lusso delle vesti, delle tavole e la prelibatezza delle pietanze. Ma per tutti gli altri, contadini, borghesi e artigiani, era lecito divertirsi nelle numerose feste religiose in cui non si lavorava e ci si abbandonava a bevute, scherzi e balli. Non mancavano i giochi di società (con una goliardia spesso a sfondo sessuale), o i classici scacchi e dadi, così come erano diffusi sport di gruppo quali la soule, antenata del nostro calcio, giocata fra squadre di villaggi vicini, o fra scapoli e ammogliati. Anche le rappresentazioni teatrali (sempre basate sui misteri della fede) avevano grande spazio: basti pensare che duravano giorni interi, utilizzavano «effetti speciali» e comparse, e migliaia di spettatori facevano ressa per vederle.
Dai piaceri del corpo a quelli spirituali della lettura (riservati a nobili ed ecclesiastici), Verdon non tralascia nulla e per affabulare cita ampiamente i grandi testimoni dell'epoca (dalle chanson de geste a Rabelais e Villon) restituendoci, con un effetto di narrazione diretta, gli aspetti più sconosciuti e sorprendenti della vita degli uomini di quel tempo... non più così oscuro.
«Le vacanze vere e proprie, praticamente non esistono nel Medioevo, tranne che per le università e i tribunali… Per gli uomini di condizione modesta, contadini e artigiani, e in un certo senso anche per i borghesi, bisogna parlare di civiltà del lavoro e non di civiltà degli svaghi. Tuttavia i momenti di riposo e le distrazioni non sono affatto sconosciuti ma, molto più che ai giorni nostri, gli svaghi sono parte integrante del lavoro.»

Indice:
9 Premessa
11 Introduzione
19 Prefazione alla seconda edizione
21 I. Con il passare delle stagioni
21 LA NATURA
21 La campagna
26 I giardini
LE FESTE POPOLARI
32 Il ciclo di dodici giorni
35 Le feste dei folli
36 Il ciclo Carnevale-Quaresima
37 Il ciclo della Settimana Santa e di Pasqua
38 Il ciclo di maggio
40 Dalla Pentecoste a Natale
43 Feste locali, familiari
46 La danza
51 II. La caccia e la pesca
51 La selvaggina
53 Un privilegio
56 L'organizzazione
59 Armi e tecniche
62 I cani
64 Gli uccelli da preda
67 Lo svolgimento della caccia
73 La caccia con il falcone
75 Un passatempo
79 Motivazioni utilitaristiche
81 La caccia e la guerra
82 I cacciatori
86 Pesca e pesci
88 L'organizzazione
92 Le tecniche
94 Le motivazioni
III. I piaceri del corpo
99 I BANCHETTI
99 I gallo-romani
102 I barbari
103 I carolingi
104 Gli aristocratici nel basso Medioevo
109 I borghesi
116 Il cibo
117 La festa
18 La festa del fagiano
125 TAVERNE, BAGNI E RAGAZZE DI PIACERE
125 Le taverne
134 I bagni
139 Le ragazze di piacere
140 Una gerarchia
144 La legislazione
147 Le mezzane
149 IV. I giochi
149 I giochi di Gargantua
156 GIOCHI D'INFANZIA
160 GIOCHI D'ESERCIZIO
161 Giochi popolari
168 Giochi aristocratici
169 Giostre e tornei
191 GIOCHI AL COPERTO
191 Divieti
192 I dadi
197 Gli scacchi
198 Altri giochi
200 GIOCHI DI SOCIETÀ
202 I PROFESSIONISTI
203 V. Gli spettacoli
203 EREDITÀ DEI ROMANI?
203 Il teatro
205 Il circo
208 L'anfiteatro
209 GLI SPETTACOLI DI STRADA
209 I giullari
212 Gitani e ciarlatani
215 Manifestazioni profane
217 Manifestazioni religiose
222 Le entrate trionfali
228 IL TEATRO
231 La messa in scena
237 Gli attori
239 Gli spettatori
241 SPETTACOLI AL COPERTO
246 Danze aristocratiche
249 VI. I piaceri dello spirito
249 LA LETTURA
257 Le biblioteche dell'alto Medioevo
257 Gli ultimi secoli del Medioevo
269 CONVERSAZIONE E CORRISPONDENZA
275 L'AMORE PER L'ARTE
276 Un esteta: il duca di Berry
278 I duchi di Borgogna
279 La musica
283 Conclusione
283 DA UNA CIVILTÀ DEL LAVORO ALLA CIVILTÀ DEGLI SVAGHI
283 I viaggi
285 Gli svaghi attuali
289 Note
307 Bibliografia.


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