Quarta di copertina:
Poche figure di principi, re o imperatori poterono vantare una così vivida e ricorrente presenza nell'immaginario collettivo quanto Federico II di Svevia, figlio di Enrico VI e di Costanza d'Altavilla "che del secondo vento di Soave / generò 'l terzo e l'ultima possanza" (Dante). Crociato e scomunicato, celebre per la sua sensibilità poetica e per le sue curiosità «scientifiche» - fu autore di un fondamentale trattato di falconeria -, re di Sicilia e di Gerusalemme, Sacro Romano Imperatore, lo Svevo si trovò anche fortemente impegnato in un confronto politico di notevole portata con il Papato e con i Comuni della Lega lombarda. Questo studio delinea una panoramica delle sfumature della sacralità del potere che circondarono questa carismatica personalità: la nascita «divina», il culto solare, il concetto politicogiuridico-religioso di lesa maestà, le presenze escatologiche e i rituali degli ingressi trionfali, il mito della regalità eterna sono qui esaminati in relazione a questa figura centrale del Medioevo europeo.