Dalla prefazione di Rainer Nagel:
Federico II, uomo di cultura universale e sensibile ai problemi scientifici, si interessò in modo particolare alla matematica. Ne fa testimonianza l'importante Liber quadratorum, scritto da Leonardo da Pisa, detto Fibonacci, e ispirato da un quesito posto dall'imperatore. Grazie a questa ed a tutte le altre sue opere, quali Liber abacì, Pratica Geometrie, Flos, Fibonacci diventò uno dei più grandi matematici del Medioevo. Insieme a molti altri scienziati presenti alla corte di Federico II, egli riuscì a capire, diffondere ed approfondire le idee ed i risultati del mondo scientifico arabo. A Fibonacci si deve, quindi, il merito di aver divulgato in Europa i numeri indo-arabi ed il modo di calcolare con essi. Per questo è degno di essere ricordato in occasione dell'VIII centenario della nascita dell'imperatore Federico II di Hohenstaufen. Sono felice e lusingato che Aldo Tavolaro si sia dedicato, con così grande interesse, a questo studio in cui emerge chiaramente il suo entusiasmo per gli Svevi e la sua fantasia ispirata a Castel del Monte. (Prof. Dr. Rainer Nagel, Mathematisches Institut, Universitlit Tiibingen December 21, 1993)