Commento dell'editore:
"Se il re del Marocco e i suoi scuri saraceni / l'avessero assediata, non sarebbero riusciti a crepare neppure un singolo merlo. / Ma é l'armata di Cristo che sferra il colpo, nessun'altra."
L'armata che nel 1210 assedia la città di Minerve é composte de cristiani, soldati che hanno fatto il solenne giuramento al pontefice di costringere alla resa le roccaforti degli eretici e dei loro protettori in Linguadoca.
In una parola: crociati.
Quelle degli Albigesi, come viene normalmente ricordata nelle laconiche colonne dei testi scolastici, fu una crociata a un tempo simile e totalmente diversa dalle altre: non é il Saraceno, il "Moro" contro cui si guerreggia in Spagna; e il Cataro l'attuale nemico del cavaliere di Cristo.
Davanti alla minaccia della distruzione, ecco che i trovatori si ergono e strenui difensori dei valori della civiltà cortese di cui sono essi stessi la rappresentazione; ultimi eredi di un mondo apparentemente lontano ma che non ha mai cessato di parlarci.
INDICE:
Prefazione
CAPITOLO I - Catarismo : Genesi e diffusione
L'origine del dualismo eretico
I bogomili
Il catarismo in Occidente
CAPITOLO II - La Chiesa catara
Riti e spiritualità
CAPITOLO III - La Linguadoca all'alba della crociata
Il vassallaggio nell'epica occitanica
La società occitana e la Chiesa
CAPITOLO IV- La crociata e l'eresia tra storia e letteratura
La tradizione epica: Guglielmo di Tudela e la Canso de la crozada
Il cronista: Pietro di Vaux de Cernay
La crociata vista dai trovatori: il caso di Guilhem Figueira
Il Mondo alla rovescia di Peire Cardenal
Las novas del heretje: "un piccolo lavoro di propaganda Cattolica"..
Conclusioni
APPENDICI
Cronistoria della Crociata degli Albigesi e dei fatti notevoli
Il Paratge in Occitania (sec. XIII)
Immagini
Sigilli dei protagonisti e delle civitates della Canso de la Crozada
BIBLIOGRAFIA