Dalla questione sulla possibilità o meno di definire gli aenigmata un genere letterario, l'A. parte per una ricognizione sugli enigmi nella produzione tedesca del medioevo, scegliendo quelli che avevano la funzione di accertare la sapienza dell'interrogato in un meccanismo dialogico. Il corpus di enigmi sapienziali di area germanica proposti dall'A. si apre con alcuni testi in latino collocabili alla corte di Carlo Magno, attribuiti a Paolo Diacono, Pietro da Pisa ed Alcuino. Si prosegue con un testo molto più tardo, il Traugemundslied (fine XIII-inizi XIV sec.), il gruppo poetico del Rätselpiel e il proseguio dello Zabulons Buch. Gli esempi riportati, anche in traduzione italiana, escludono, su precisa volontà dell'A., i più noti enigmi alto-tedeschi di San Gallo e l'ampia produzione degli Ioca monachorum. (Giuseppe Gianluca Cicco)

Indice:
pag. 3 Introduzione
15 1. L'enigma come adesione culturale: la corte di Carlo Magno
29 2. L'enigma come riconoscimento culturale: il Traugemundslied
55 3. L'enigma come confronto sociale: il Rätselspiel
56 3.1 Il Rätselspiel: la tradizione manoscritta
63 3.2 Il Kern
111 3.3 Il gruppo del Lohengrin
131 3.4 L'enigma delle figlie del re
143 3.5 L'enigma delle pecore sedotte
147 3.6 L'enigma dei suonatori di tromba
169 3.7 L'enigma dell'albero della Croce
179 3.8 L'enigma del trono di Salomone
183 3.9 L'enigma del cacciatore
195 3.10 Strofe singole del manoscritto C
201 3.11 Strofe singole del manoscritto J
201 3.12 Interpolazioni singole del manoscritto K
205 4. La fortuna dell'enigma sapienziale: lo Zabulons Buch
301 5. Conclusioni
307 6. Bibliografia
327 7. Tavole