Di pietra e d'acqua dolce. Storia minima del Trasimeno medievale


PREZZO : EUR 10,00€
CODICE: ISBN 8885803148 EAN 9788885803145
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Prefazione di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : -
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Di pietra e d'acqua dolce. Storia minima del Trasimeno medievale

PREZZO : EUR 10,00€

CODICE :
ISBN 8885803148
EAN 9788885803145

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Autore: Prefazione di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:



ANNO:
2018

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
80 pagine
1 ill. b/n
Brossura con alette
cm 14 x 22 x 0,7
gr 180

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore e seconda di copertina:
Se a scuola ci insegnavano che l'Umbria è l'Ombelico d'Italia, il Trasimeno è come un occhio dell'ombelico; l'immagine è più grottesca delle pitture dell'Arcimboldo, ma è solo per dire che è troppo centrale per non essere al centro di molte storie o semplicemente della Storia. Tanto per cominciare, sulla via nord-sud e viceversa, come impararono gli uomini di Annibale e, a loro spese, i legionari di Roma. E, molto più tardi, su una delle vie possibili dell'incoronazione imperiale a Roma, dall'Esarcato fino alla basilica di San Pietro. E anche sulla direttrice ovest-est e viceversa, come sapevano i Longobardi e anche i Romani (detti impropriamente Bizantini) che cercarono gli uni di occupare, gli altri di presidiare il corridoio Tirreno-Adriatico della via Flaminia. Ampia area strategica, fulcro dei collegamenti con l'Esarcato e con la Pentapoli e i suoi porti, questa regione fu sempre contesa, attraversata da eserciti, spolpata da signori in transito e sempre inserita, almeno in linea istituzionale, in organismi molto più grandi. Il libro di Jacopo Mordenti, pieno di storie e di storia, non è da leggere come una ricerca di ambito locale. Perché di esclusivamente locale non c'è proprio nulla. Certo, ci sono gli usi legati alla produzione ittica; ci sono i tributi e le decime pagati in pesce; ci sono le avvertenze per la manutenzione del lago. E ci sono i protagonisti dell'età dell'egemonia delle città: le oligarchie dominanti, le comunità locali, i signori, le alterne vicende delle lotte politiche, del confronto/scontro con Perugia, città che tende a egemonizzare l'area geografica rendendola il proprio territorio, trasforma il Lago Trasimeno in Laco de Peroscia e ne utilizza la ricchezza per finanziare la costruzione del monumento simbolo della dominazione, la Fontana Maggiore. In lontananza, sempre Roma e gli interrogativi che ponevano i suoi interventi. Mordenti, studioso del medioevo le cui competenze vanno ben al di là dell'Umbria, autore di penna agile e di acuto ingegno, dipinge in queste pagine un quadro di grande interesse, in grado di catturare i semplici curiosi e di coinvolgere gli esperti, senza tediare e senza rinunciare alla serietà scientifica. Una scommessa difficile. Ma riuscita.
(dalla Prefazione di Glauco Maria Cantarella)

Indice:
pag. 7 Prefazione di Glauco Maria Cantarella
13 Introduzione: Perugia, 1277
17 I. Da spazio condiviso a confine
23 II. Il Lacus Perusinus
31 III. Le comunanze: presidio e produzione
41 IV. La cura del lago
51 V. Il mercato del pesce
61 VI. L'autunno del Trasimeno
67 Bibliografia essenziale
71 Indice dei nomi
73 Indice dei luoghi
75 Ringraziamenti


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