Commento dell'editore:
Contro la semplificazione di un Medioevo troppo omogeneo nel suo essere «feudale», nei saggi qui raccolti il maestro dei medievisti italiani colpisce in primo luogo l'immagine onnicomprensiva del feudo come sintesi di beneficio, vassallaggio e immunità che, costruita soprattutto da storici del diritto italiani della fine del secolo XIX, continua ad avere grande fortuna. Insoddisfatto della concezione corrente di un «mondo feudale» generico e confuso, dove problemi economici, politici, giuridici sono mescolati tutt'insieme, Tabacco interroga qui soprattutto le forme di trasferimento o di trasmissione del potere, dimostrando il gran peso che ha in esse il principio dell'«allodialità» (cioè della piena proprietà, anche di giurisdizioni) senza che ciò debba indurci a giudicare il Medioevo germano-latino come insensibile all'idea di potere «pubblico».
Quarta di copertina:
Noti agli specialisti, i saggi qui raccolti rendono finalmente accessibile a un più largo pubblico di studiosi e studenti i risultati di ricerche originali. Contro la semplificazione di un Medioevo troppo omogeneo nel suo essere "feudale", Tabacco colpisce in primo luogo l'immagine onnicomprensiva del feudo come sintesi di beneficio, vassallaggio e immunità che, costruita soprattutto da storici del diritto italiani della fine del secolo XIX, continua ad avere grande fortuna.
Insoddisfatto della concezione corrente di un "mondo feudale" generico e confuso dove problemi economici, politici, giuridici sono mescolati tutt'insieme, Tabacco interroga qui soprattutto le forme di trasferimento o di trasmissione del potere, dimostrando il gran peso che ha in essi il principio dell'"allodialità" (cioè della piena proprietà, anche di giurisdizioni) senza che ciò debba indurci a giudicare il Medioevo germano-latino come insensibile all'idea di potere "pubblico". Il potere nel Medioevo non si frantuma per dissennatezza dei successori di Carlo Magno e per concessioni feudali a conti e marchesi. I poteri signorili locali - quando non sono costruiti dall'aristocrazia militare spontaneamente e fuori di ogni delega - sono spesso trasmessi in piena proprietà, perché una concezione patrimoniale del potere è normale già nella età carolingia.
Indice:
pag. 7 Premessa di Giuseppe Sergi
Dai re ai signori
15 I. L'allodialità del potere nel Medioevo
67 2. Allodio e feudo considerati a livello politico nel regno d'Italia (sec. X-XII)
88 3. Gli orientamenti feudali dell'impero in Italia
108 4. Feudo e signoria nell'Italia dei comuni. L'evoluzione di un tema storiografico
147 Nota ai testi
149 Bibliografia a cura di Luigi Provero
161 Indice dei nomi