Commento dell'editore e quarta di copertina:
Il Medioevo è l'epoca che vede nascere la Romagna come entità territoriale e culturale dotata di sue specifiche e peculiari caratteristiche. La continuità della tradizione romana, mediata dalla dominazione bizantina che qui seppe resistere alla penetrazione longobarda e poi franca, significò per la regione esarcale e pentapolitana, controllata dall'arcivescovo di Ravenna, una storia del tutto diversa da quella della Longobardia padana e delle Longobardie "minori" del Centro-Sud della penisola. Delineata da tempo sul piano della politica e delle istituzioni, la particolarità della storia romagnola nel contesto delle vicende italiane del tempo è stata solo di recente riconosciuta anche sul piano dell'economia, dei rapporti di lavoro, della vita quotidiana. Questo libro contribuisce a far luce su tale aspetto della questione, ergendo a protagonisti i contadini e tracciando anche per loro le linee di una "storia diversa".

Indice:
pag. 11 1. Una storia diversa. Campagne e contadini nella 'Romania' medievale
23 2. Il contadino nell'alto Medioevo: un profilo economico e sociale
25 Solo un contadino?
27 Individuo e collettività
28 Agricoltura e colonizzazione. Il contadino come pioniere
32 Una società complessa
33 La città e i contadini
34 Il vincolo con la terra. La dimensione comunitaria della vita rurale
37 Dipendenza sociale, autonomia produttiva
38 Famiglia e parentela
39 'Pauperes' e 'potentes'
41 Paure
45 3. Rapporti di lavoro e simbologia del potere: le prestazioni d'opera nei contratti con coltivatori
49 Uno sguardo d'insieme
50 Un esame cronologico
53 Le zone 'forti'
55 Problemi di terminologia
56 Modalità delle richieste
57 Entità delle richieste
60 Gli uomini, la terra
64 'Per caput' o 'per fogo'?
66 Il cibo dei contadini
67 Tipologia delle prestazioni
71 4. Espansione dell'agricoltura e trasformazione del paesaggio. L'esempio delle campagne imolesi
73 Scelta o necessità? Tempi e modi della conquista agraria
76 'Ronchi' e 'ville nove'
79 Un'agricoltura estensiva
81 La protezione degli incolti
83 Il crescente bisogno di cibo. La 'rottura' del XIV secolo
84 I frutti della terra
86 Un rapporto più difficile con l'ambiente
89 5. Dal livello alla mezzadria: l'evoluzione dei patti colonici
91 Contratto di livello e organizzazione curtense. Una significativa sfasatura cronologica
95 Segni di novità
96 'Livelli mezzadrili''. Una contraddizione in termini
97 Il successo dei canoni fissi. L'appesantimento degli oneri contadini
99 Comparsa e diffusione dei patti mezzadrili
101 Vecchi diritti e nuovi contratti. La vischiosità dei rapporti di lavoro
103 La crisi del Trecento e il trionfo della mezzadria
107 6. Campagne e contadini nella legislazione statutaria del basso Medioevo
107 Egemonia urbana e controllo del territorio
110 Il paesaggio rurale e i 'danni dati': il vigneto
112 I seminativi e la politica annonaria
115 Un territorio privatizzato, un'agricoltura individuale
116 La recinzione degli incolti. Dal bosco comune al bosco 'del' comune
117 Alberi selvatici e domestici
119 Gli orti. Il lino
119 L'allevamento degli animali
121 I rapporti di lavoro e l'invenzione del 'bonus laborator'
125 7. La famiglia contadina
128 Strutture famigliari e forme di conduzione fondiaria
133 Norme di trasmissione ereditaria. Il ruolo della donna
135 Consistenza dei nuclei famigliari
137 8. Forme di insediamento rurale: la fascia appenninica
139 Un popolamento decentrato
140 L'impronta ecclesiastica
141 L'impronta militare
142 La comunita di villaggio
144 Modificazioni dell'habitat rurale alla fine del Medioevo
147 Bibliografia di riferimento