Atti della Giornata di studio (Ferentino, 17 maggio 2003)
Commento dell'editore e quarta di copertina:
La pubblicazione degli Atti del convegno celestiniano del 2003 testimonia una volta ancora l'attenzione che il Centro di Studi "Giuseppe Ermini" di Ferentino rivolge a uno dei personaggi più enigmatici e controversi della storia della Chiesa. Il legame di Celestino V con la zona corrispondente all'attuale Ciociaria è indagato, in questo volume, in prospettiva socio-culturale, ampliando lo sguardo verso personaggi, tematiche e ambienti coevi e posteriori al papa angelico per meglio rappresentare l'influsso che Pietro del Morrone ha esercitato sulla sua epoca e sulla posterità.
Il volume comprende saggi di studiosi di medievistica e di Storia della Chiesa che ripercorrono la vicenda di Celestino V tenendo conto delle posizioni storiografiche stratificatesi nel corso dei secoli. L'acerrimo dualismo che oppose Pietro di Angelerio a Bonifacio VIII, ad esempio, viene analizzato in anni recenti, in modo finalmente scevro da polemiche non scientifiche, così come sul "mistero" che ha avvolto per tanto tempo la morte dell'anziano eremita è stata gettata una luce più chiara grazie anche all'ausilio dei moderni metodi di diagnostica per immagini. Il ritratto che emerge da tali indagini ricostruisce, dunque, con acribia e serenità di giudizio, un'epoca - il XIII secolo - il cui tramonto fu segnato da un personaggio come Celestino V in grado tuttora di convolgere e appassionare.
Seconda di copertina:
La celebrazione della cerimonia della Perdonanza che ha luogo ogni anno a L'Aquila, con la partecipazione di centinaia di fedeli, è la testimonianza più nota del perdurare della venerazione nei riguardi di Celestino V il quale, proprio nella città abruzzese, fu consacrato pontefice nel 1294 e in S. Maria di Collemaggio concesse l'indulgenza plenaria a tutti coloro che lì si fossero recati nell'anniversario della sua incoronazione. L'interesse verso il santo, quindi, non ha solo connotati storici e agiografici, ma possiede una fisionomia che oggi definiremmo trasversale e l'insieme dei contributi in questo volume presentati fornisce un ulteriore, importante tassello al "mosaico celestiniano" in grado di coinvolgere tutti coloro - e sono tanti - che avvertono tuttora il fascino dell'eremita della Maiella.
Indice:
pag. 9 La vera storia di Celestino V, Ludovico Gatto
109 Constitutiones monacorum sancti benedecti congragationes coelestinorum, Franco-Lucio Schiavetto
119 Carte celestiniane, Riccardo Capasso
137 Tracce della presenza celestiniana a Roma e a Tivoli fra la fine del XIII secolo e i primi decenni del XIV secolo, Ivana Ait
173 La presenza di Pietro del Morrone a Roma, Gianluca Pilara
187 I Celestini in Francia e Phlippe de Mézières, Alfredo Cocci
207 Celestino V nella storiografia tra XVI e XVIII secolo, Eleonora Plebani
225 Celestino V e Bonifacio VIII: la lettura di Ernesto Buonaiuti, Marco Bartoli
237 Celestino V non fu ucciso, Quirino Salomone
245 Celestino V e Gioacchino da Fiore, Ludovico Gatto