Commento dell'editore e quarta di copertina:
Nell'Italia comunale del XII e del XIII secolo la guerra è un'attività professionale che coinvolge in modo permanente la "militia". Composta in larga parte di proprietari terrieri, ma aperta a chiunque potesse permettersi un cavallo, la "militia" costituisce lo strato superiore della società cittadina. Essa prospera sui benefici derivati dalla guerra, mostrando di possedere una forte coesione interna, e instaura, con i consoli, un sistema di dominazione che dura fino agli inizi del Duecento, allorché viene sconfitta da nuovi ceti raccolti sotto il nome di "popolo". Fortuna rapida e ancor più rapida caduta, che si spiega non solo con l'emergere di nuove forze nelle città, ma anche come inevitabile conseguenza di una cultura dell'odio e della violenza di cui i "milites" erano portatori. L'uso diretto di fonti archivistiche così come il riferimento alla più recente storiografia sull'età comunale consentono all'autore di delineare un'immagine radicalmente nuova della "militia", e di procedere quindi a una rivisitazione completa delle pratiche più tipiche della società comunale e del suo sistema politico, nel periodo che va dal regime consolare al regime podestarile.
Indice:
pag. 7 Introduzione
21 I. "Ah, Dieu, que la guerre est jolie…"
23 1. Tre cavalieri
38 2. La guerra secondo Codagnello
49 3. La guerra secondo Rolandino
65 II. I frutti della guerra
66 1. Battaglie e cavalcate
79 2. Le due mammelle della guerra: i riscatti
93 3. Le due mammelle della guerra: il bottino
109 III. Il mestiere delle armi
111 1. Cavalieri a bizzeffe
126 2. Guerrieri assoldati
140 3. Pisa e l'eldorado sardo
147 4. Pisa e i cavalieri della Tavola rotonda
151 5. Piacenza e la società dei Lupi
161 6. I milites, gli iuvenes e gli altri
175 IV. L'emendatio o restaur: regole e pratiche
175 1. Per una storia del restaur
179 2. Le regole del restaur
184 3. A monte: la valutazione delle cavalcature
187 4. A valle: la valutazione del danno
189 5. Maniscalchi e frodatori
195 6. Il costo del restaur
207 V. I privilegi della militia
209 1. Beni comunali e monopoli economici
231 2. Obblighi militari e beni comuni
241 3. Entrate fiscali
251 4. Doni e contributi
256 5. Esenzioni fiscali
269 VI. La militia: pluralità dei profili e disparità delle risorse
271 1. La classe dei milites: un approccio quantitativo
275 2. Capitani e vassalli
297 3. Cittadini e cavalieri
309 4. Cittadini e signori
319 5. Livelli di ricchezza e comportamenti economici
347 6. Militia e nobiltà
359 VII. Odio e amore
359 1. Una società fondata sul lignaggio
388 2. Una cultura dell'odio
406 3. Modi e forme del conflitto
427 VIII. Consoli e podestà, militia e popolo
428 1. Il tempo dei consoli: delle rivalità ben regolate
460 2. L'avvento del podestà: il tempo dei grandi scontri
492 3. La militia censitaria
509 Conciusione
517 Bibliografia
549 Indice dei nomi.