Castelli Medievali

Puglia e Basilicata: dai Normanni a Federico II e Carlo I d'Angiò

PREZZO : EUR 28,00€
CODICE: ISBN 8896989000 EAN 9788896989005
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Presentazione di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : -
DISPONIBILITA': Esaurito


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Castelli Medievali
Puglia e Basilicata: dai Normanni a Federico II e Carlo I d'Angiò
PREZZO : EUR 28,00€

CODICE :
ISBN 8896989000
EAN 9788896989005

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EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:



ANNO:
2010

DISPONIBILITA':
Esaurito

CARATTERISTICHE TECNICHE:
365 pagine
cm 15 x 21

NOTE:
Nuova edizione

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:

Castelli Medievali ha conseguito numerosi premi nazionali e regionali, tra cui il Premio speciale “Gaetano Cingari - Studi sul Mezzogiorno”, all’interno del prestigioso “Premio Rhegium Julii”, come miglior volume di storia del Mezzogiorno, e il “Premio speciale della Giuria” nella XIV edizione del “Premio di Studio Conversano - Maria Marangelli”.
La nuova edizione è stata interamente riveduta e ampliata con cartine di localizzazione geografica, con una Bibliografia aggiornata all’aprile 2010 e, in Appendice, con il saggio Castel del Monte: stereotipi e dati storici, di Massimiliano Ambruoso, responsabile di un gruppo di ricerca sul castello federiciano.
All’interno dell’organizzazione difensiva del Mezzogiorno medievale, e nel quadro dei meccanismi di potere e di controllo delle società feudali fortemente centralizzate, si ricostruiscono nel volume genesi e funzioni, reali e simboliche, di un vero e proprio “sistema castellare” che, organizzato dal primo re normanno Ruggero II, viene poi ristrutturato e rafforzato dall’imperatore svevo Federico II e, in parte, dall’angioino Carlo I. Particolare attenzione è riservata al processo di “incastellamento” del Mezzogiorno bassomedievale, all’analisi del ruolo di controllo strategico e politico del territorio svolto dai castelli pugliesi e lucani, e alla ricostruzione della loro gestione amministrativa, militare e finanziaria: quando e sulla base di quali motivazioni sorgono le strutture che chiamiamo “castelli”; chi erano i castellani e i “provveditori dei castelli”; chi faceva parte delle guarnigioni castellari, e quanto veniva retribuito; il quadro istituzionale e normativo che regolava attribuzioni e doveri della burocrazia castellare; l’approvvigionamento in armi e derrate; l’utilizzo dei castelli come prigioni; i rapporti tra le fortezze regie, le comunità locali e i signori feudali; le rivolte e gli assalti ai castelli. Da Castel del Monte a Bari, da Foggia a Barletta, da Brindisi a Taranto, da Lagopesole a Melfi, un itinerario storico sorprendentemente attuale tra strutture castellari che, grandi o piccole, urbane o rurali, arsenali militari o simboli del potere, luoghi di difesa o elementi di dominio politico, hanno comunque rappresentato il “banco di prova” della capacità di governare gli uomini e i territori pugliesi e lucani tra XI e XIII secolo.


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