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Note di copertina:
Fra il Trecento e il Cinquecento numerosi autori, grandi e piccoli, traggono ispirazione dal Petrarca e danno vita a una vera e propria tradizione letteraria: le raccolte di rime note col nome di "canzoniere" toccano il tema amoroso da angolature diverse, ma il riferimento ai moduli petrarcheschi, il radicarsi della poesia in un'unica e costante esperienza di amore esasperato e insanabile fanno del "canzoniere" un sistema chiuso privo di sviluppo interno, un esercizio letterario spesso fine a se stesso.
Diverso a tutti gli effetti è il Canzoniere che qui presentiamo, caratterizzato com'è da un continuo, caparbio e profondo lavoro sulle componenti tematiche, lessicali, stilistiche. Nei quasi vent'anni dedicati al Canzoniere Lorenzo parla, apparentemente, soltanto di un'ininterrotta storia d'amore, in realtà passa dall'apprendistato alla maturità politica, muta i propri punti di riferimento letterari, infrange il primato dei poeti legati al precedente regime oligarchico. Tradisce Petrarca per riscoprire Dante e lo Stil Nuovo, Orfeo e la teologia ermetica; ma soprattutto abbandona una concezione tutta medievale (e prima ancora classica) dell'amore come "insana follia" e la sostituisce con quella dell'Eros salvatore, di marca neoplatonica. L'Amore umano diviene progressivamente solo il segno dell'amore divino, la forza che, eccitata e infiammata dal raggio del Dio-Sole, a lui ci ricongiunge mentre ci perde al mondo.
Nella meditazione poetica di Lorenzo si rendono sempre più evidenti Marsilio Ficino e la sua opera, ma col neoplatonismo avanza anche una concezione della religione, della funzione del poeta-filosofo-vate che esalta indirettamente il ruolo politico primario occupato dai Medici a Firenze, annienta la tradizione culturale e politica delle famiglie antimedicee, emargina il papato. Nel linguaggio "cifrato" delle rime d'amore il Canzoniere ci offre, in definitiva, lo specchio di un travaglio che è personale non meno che letterario, filosofico e religioso non meno che politico.
L'edizione del Canzoniere (l'unica completa attualmente reperibile e la più aggiornata dal punto di vista filologico) si avvale per la prima volta di un commento vasto e minuzioso che, testo dopo testo, ricostruisce la complessa trama culturale che intorno all'opera del Magnifico si intreccia.
Sommario:
pag. VII Introduzione
XLI Cronologia essenziale della vita e delle opere di Lorenzo de' Medici
XLVIII Bibliografia
CANZONIERE
3 I
5 II
7 III
8 IV - Sonetto fatto per una donna che era ita in villa
10 V
12 VI
15 VII
17 VIII
19 IX
22 X
24 XI - Sonetto fatto a Reggio, tornando io da Milano, dove trovai novelle che una donna aveva male
27 XII
29 XIII
31 XIV
32 XV
34 XVI
36 XVII - Sestina I
39 XVIII - Sestina II
45 XIX
47 XX
48 XXI
50 XXII
52 XXIII
53 XXIV - Sonetto fatto per un certo caso che ogni dì si mostrava in mille modi
56 XXV
57 XXVI
60 XXVII
61 XXVIII
63 XXIX
65 XXX - Canzone II
70 XXXI
71 XXXII - Sestina II
74 XXXIII
76 XXXIV
78 XXXV
81 XXXVI - Sonetto fatto per un amico
83 XXXVII
86 XXXVIII
89 XXXIX - Sonetto fatto a piè d'una tavoletta dove era ritratta una donna
91 XL - Canzone III Canzona fatta sendo malata una donna
96 XLI - Sonetto fatto andando in maremma lungo la marina
98 XLII - Sonetto fatto per un sogno
100 XLIII
103 XLIV
104 XLV
106 XLVI
108 XLVII - Sestina III
110 XLVIII
112 XLIX - Canzone IV
118 L
119 LI
121 LII
123 LIII
124 LIV - Sonetto fatto in sul rimaggio
126 LV - Sonetto fatto di Rimaggio a certi che vi s'erano trovati a far festa
128 LVI - Canzone V
132 LVII - Sonetto fatto per un amico innamorato di nuovo, che lo mandò alla dama
133 LVIII - Sonetto fatto al duca di Calavria in nome di una donna
134 LIX - Sonetto fatto per alcuni poeti che dicevano Bartolomeo Coglioni dovea fare gran cose che in fine si risolverono in fumo
136 LX - Sonetto fatto per il duca di Calavria quando la S. andò al bagno
137 LXI
138 LXII - A Feo Belcari
140 LXIII - Sestina IV
143 LXIV - Sestina V
145 LXV - Canzone VI Canzona… fatta per Lauretta, dama di Pier Francesco, e a sua petizione
153 LXVI
155 LXVII
157 LXVIII - Sonetto fatto a Volterra
159 LXIX
162 LXX
166 LXXI
169 LXXII
172 LXXIII
175 LXXIV - Sonetto fatto a Napoli
177 LXXV
181 LXXVI
184 LXXVII - Sonetto fatto "ex tempore. Ad Saxum in lucu repertum"
185 LXXVIII
187 LXXIX
190 LXXX
191 LXXXI
195 LXXXII
196 LXXXIII
199 LXXXIV
202 LXXXV
206 LXXXVI
208 LXXXVII
211 LXXXVIII
214 LXXXIX
217 XC
220 XCI
224 XCII
227 XCIII
229 XCIV
231 XCV
234 XCVI
237 XCVII
239 XCVIII
243 XCIX
246 C
248 CI
251 CII
253 CIII
255 CIV
257 CV
260 CVI
263 CVII
266 CVIII
268 CIX
271 CX
273 CXI
275 CXII
276 CXIII
278 CXIV
279 CXV
279 CXVI
280 CXVII - Canzone VII
295 CXVIII - Canzone VIII Canzona fatta trovandomi un dì dove erano certe donne, non senza mio pericolo
301 CXIX - Ballata
308 CXX
310 CXXI
310 CXXII