Canzoniere - Rerum vulgarium fragmenta

BUONE CONDIZIONI

PREZZO : EUR 150,00€
CODICE: ISBN 8806168894 EAN 9788806168896
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: A cura di: Contributo di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 20
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Canzoniere - Rerum vulgarium fragmenta
BUONE CONDIZIONI
PREZZO : EUR 150,00€

CODICE :
ISBN 8806168894
EAN 9788806168896

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EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 20

ANNO:
2005

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
CII-1743 pagine
2 volumi in brossura, in cofanetto
cm 12,5 x 20,5 x 10
gr 1985

NOTE:
VOLUME IN BUONE CONDIZIONI

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore e seconda/terza di copertina (volume I):
Rosanna Bettarini, allieva di Gianfranco Contini, riconosciuta come massima specialista del Petrarca volgare, ha condotto a termine un lavoro durato più di vent'anni e che studiosi e studenti attendevano da molto tempo. L'edizione di riferimento, minuziosamente commentata, del libro che ha parlato ininterrottamente per secoli e secoli a tutta la poesia occidentale.     
«Se il cristallo del linguaggio e l'euritmia dello stile del "Canzoniere" s'impongono come degli assoluti, sembra invece una fitta e mobile rete il processo che fa convergere verso il capolavoro del Petrarca tutta la precedente poesia cortese: trovadorica, siciliana e toscana. Avere ricostruito questo processo, punto per punto, nei suoi momenti decisivi è il più evidente risultato del lavoro, durato lustri, di Rosanna Bettarini, la cui sapiente filologia ha anche garantito l'opera di un poeta come Montale.
Ma la maggiore novità di questo commento sta nell'impegno a descrivere, con i "cappelli" e le note dedicati alle singole composizioni, l'articolarsi del "Canzoniere" come successione di messe a fuoco non solo di episodi di una ideale storia, ma anche di fasi di una vicenda molto concreta di amicizie e passioni letterarie e politiche. Anche suggestiva l'attenzione a raggruppamenti interni di composizioni, quasi cellule nell'organismo del "Canzoniere".
Perciò, leggere qualunque testo di questa raccolta poetica col sussidio delle minute, e luminose, illustrazioni della Bettarini, è un'esperienza che rende in certo modo nuova un'opera incontestatamente canonica per molti secoli di storia della nostra letteratura e tuttora paradigmatica. L'eleganza con cui sono presentati i risultati di ricerche eruditissime e dell'analisi sistematica del discorso fa di questo commento (ma anche della concentrata, chiarificatrice Introduzione) un esemplare di altissima critica letteraria» (Cesare Segre).

Seconda/terza di copertina (volume II):
Se c' è un libro che abbia parlato ininterrottamente per secoli e secoli a tutta la poesia occidentale e che sia diventato un canone lirico d'identificazione poetica anche dentro fortissime incomprensioni e violazioni sintomatiche di vitalità, questo è il Canzoniere di Francesco Petrarca, che alla distanza d'una generazione da Dante, e sui presupposti di quel suo "dolce" Stil Novo che s'allunga nel Trecento con la voce di Cino da Pistoia, inventa un nuovo codice di comunicazione nel quale i poeti e lettori di varia umanità si sono riconosciuti fino alla nostra epoca; non a caso, in una piega del suo discorso in versi, Montale definisce "petrarchizzante" una parte di sé e s'interroga sulla possibilità di avere mai scritto anche lui, così poco erotico, un canzoniere d'amore. Il Libro è gestito dentro un arco temporale di più di quarant'anni, in un luogo ideale e ubiquo separato dal mondo, un thalamus, o una "cameretta" piena di libri che assomiglia piuttosto a un'imponente biblioteca, tanti sono gli auctores latini e volgari, classici e medievali, sacri e profani, che assistono all'operazione; un luogo segreto lontano dal Palazzo dei Potenti dove si svolge la Storia, in cerca d'un'altra Storia, secondo la polarità d'un Petrarca, sempre doppio a stesso, messa in luce da un altro ultimo petrarchista sui generis qual è Andrea Zanzotto. […] Ma nel Canzoniere, il grande Libro che per la prima volta nella letteratura romanza raccoglie «rime sparse» del 'genere' lirico in un disegno retrospettivamente unitario sotto il segno dell' Eros-frustrazione, la materia non è tutta Amore, mescolandosi nell'eventuale 'racconto' vari e diversi amori, come l'amicizia, la passione civile, il gusto per l'invettiva, di cui Petrarca è maestro in prosa, l'amor Sapientiae, e cioè l'amore per quella particolare donna bella e temibile che gli auctores da Sant'Agostino a Dante chiamano Filosofia o Sapienza. […] Questi amori concorrono tutt'insieme a formare  quel quadro di uomo nel tempo che Petrarca vuol dare di sé, sottoponendo i testi, enigma dentro enigma, a quello sterminato lavoro e disumana fatica di aggiornamento di sé, ovvero di quell'Io inquieto e fluttuante che aspira a una poetica 'simultaneità essenziale' del sapere, inseguito fino all'ultima inclinazione, sfumatura e oscillazione, non diversamente da quanto accade nelle lettere Familiari o nel Secretum.
Dall'introduzione di Rosanna Bettarini

Indice:
VOLUME PRIMO
pag. IX Introduzione di Rosanna Bettarini
XXXIX Sigle e abbreviazioni bibliografiche
XLI Opere petrarchesche
XLIX Studi e testi di riferimento
LXXXI Edizioni di riferimento
XCI Libri biblici in sigla
XCIII Indice dei capoversi
Rerum vulgarium fragmenta
3 Prima Parte I-CLXXXV
VOLUME SECONDO
Rerum vulgarium fragmenta
855 Prima Parte CLXXXV-CCLXIII
1171 Seconda Parte CCLXIV-CCCLXVI
Indici analitici a cura di Alessandro Pancheri
1635 Personaggi e luoghi citati o evocati nei "Fragmenta"
1640 Animali, vegetali, minerali, elementi e sostanze nei "Fragmenta"
1644 Indice dei luoghi petrarcheschi
1688 Indice dei nomi e delle opere
1732 Indice dei manoscritti e dei postillati
1736 Indice dei capoversi.


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