Bartolomeo della Gatta. Pittore e miniatore tra Arezzo, Roma e Urbino


PREZZO : EUR 120,00€
CODICE: ISBN 8870385280 EAN 9788870385281
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Introduzione di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : -
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Bartolomeo della Gatta. Pittore e miniatore tra Arezzo, Roma e Urbino

PREZZO : EUR 120,00€

CODICE :
ISBN 8870385280
EAN 9788870385281

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EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:



ANNO:
2013

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
416 pagine
200 ill. colori e 50 ill. b/n
Rilegato con sovracoperta
cm 24,5 x 28,5 x 5
gr 2775

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
La prima monografia completa sul pittore e miniatore quattrocentesco Bartolomeo della Gatta, monaco camaldolese di origine e di educazione fiorentina presto trasferito ad Arezzo, dove divenne uno degli interpreti più originali della poetica di Piero della Francesca.
Tra gli anni settanta e novanta del XV secolo lavorò per molti centri del territorio compreso 'infra Tevere e Arno', dalla Toscana meridionale all'Umbria settentrionale. Momenti fondamentali della sua carriera furono il soggiorno alla corte urbinate di Federico di Montefeltro e la partecipazione, con Luca Signorelli, alla decorazione quattrocentesca della Cappella Sistina, di cui furono i principali protagonisti Pietro Perugino e i fiorentini Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio e Cosimo Rosselli.

Seconda di copertina:
Bartolomeo della Gatta (1448-1502), al secolo Piero di Antonio Dei, deve il curioso nome con cui è noto a Giorgio Vasari, che gli ha dedicato una bellissima biografia, celebrandolo come pittore, miniatore, architetto e musico.
Nato a Firenze, ricevette la sua educazione artistica nell'ambito della bottega di Andrea del Verrocchio, negli anni in cui pittori come Pietro Perugino, Domenico Ghirlandaio e Leonardo da vinci frequentavano lo stesso atelier.
Diventato moanco camaldolese, trascorse gran parte della sua vita ad Arezzo, dove fu uno deli interpreti più originali e profondi della poetica di Piero della Francesca.
Lontano dalle mode edai successi della Firenze del tempo, Bartolomeo della Gatta è rimasto nell'ombra rispetto ai pittori fiorentini suoi contemporanei, a Pietro Perugino e a Luca Signorelli; proprio la sua autonomia, la qualità straordinaria delle sue opere e l'originalità del suo linguaggio espressivo sono testimonianza di una personalità di grande rilievo nella pittura italiana del Rinascimento.
Tra gli anni settanta e novanta del Quattrocento egli lavorò per molti centri del territorio "intra Tevere e Arno", dalla Toscana meridionale all'Umbria settentrionale, muovendo da Arezzo verso Cortona, Sansepolcro, Città di Castello, Castiglion Fiorentino e la Val di Chiana.
La sua partecipazione alla prestigiosa decorazione della Cappella Sistina voluta da papa Sisto IV della Rovere e l'attività urbinate al servizio di Federico di Montefeltro confermano la stima e l'alto riconoscimento di cui godette presso i più grandi committenti artistici della sua epoca.
Questo volume costituisce la prima monografia su Bartolomeo della Gatta e comprende il catalogo completo delle sue pitture e delle sue miniature.

Sommario:
pag. 7 L'ora di Bartolomeo, Andrea De Marchi
11 Premessa
17 I. DaVasari ai giorni nostri: fortuna e sfortuna di un pittore fiorentino in terra d'Arezzo
27 II. Un verrocchiesco anomalo tra Firenze e Arezzo: dagli esordi alla partenza per Roma
27 II.1 La formazione nella cerchia di Verrocchio e le opere giovanili di Cortona (1460-1475 circa)
51 II.2 Le prime "figure grandi" dipinte ad Arezzo (1476-1480)
68 II.3 La cappella di Jacopo Anastagi nella Badia di Sansepolcro (1480 circa)
84 II.4 un rirratto di Guidubaldo di Montefeltro a Urbino (1490-1492)
87 II.5 Luca Signorelli all'ombra di Piero e l'incontro con Bartolomeo della Gatta prima dell'impresa sistina
107 III. Con Luca Signorelli nella Cappella Sistina
107 III.1 La decorazione pittorica della Cappella Sistina (1481-1482)
115 III.2 L'arrivo di Luca Signorelli e di Bartolomeo della Gatta e gli ultimi affreschi sistini
119 III.3 La Consegna delle chiaai e il Testamento e morte di Mosè
133 III.4 La parte di Luca e la parte di Bartolomeo
152 III.5 Dopo Roma: Luca Signorelli fino a Loreto
171 IV. Un monaco pittore "intra Tevere e Arno": le opere della maturità
171 IV.1 Il ritorno ad Arezzo (1483-1485)
174 IV.2 Opere e committenti a Castiglion Fiorentino (1486-1487)
197 IV.3 L'affresco di Città di Castello (1490 circa)
205 IV.4 Il San Girolamo penitente del Duomo e altri affreschi aretini (1488-1493)
217 IV.5 La tavola di Marciano della Chiana (1492-1493)
220 IV.6 L'epilogo ad Arezzo (1495 circa-1502)
235 V. "Miniatore singularissimo"
235 V.1 Fortuna critica di Bartolomeo della Gatta miniatore
242 V.2 Il Tito Livio per Ludovico Agnelli
252 V.3 I Corali quattrocenteschi del Duomo di Urbino
267 V.4 Il Petrarca per Federico di Montefeltro e lo scriptoriurn della biblioteca del duca
288 V.5 Le miniature degli anni ottanta
307 Catalogo delle opere
309 A. Dipinti
334 B. Miniature
343 Opere espunte
347 Appendici
355 Regesto
363 Bibliografia
395 Indice analitico


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