Baldassarre Cossa. Giovanni XXIII. L'antipapa ischitano

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TITOLO/DENOMINAZIONE:
Baldassarre Cossa. Giovanni XXIII. L'antipapa ischitano
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ANNO:
2002

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
104 pagine
2 ill. b/n
Brossura con alette
cm 15 x 21,5 x 0,6
gr 170

NOTE:
VOLUME IN BUONE CONDIZIONI

DESCRIZIONE:

Quarta di copertina:
Il contenuto del libro non si sofferma solo sulla figura di Baldassarre Cossa descrivendo la vita, le opere e le gesta di questa grande figura storica vissuta nel bel mezzo del grande scisma d'Occidente, ma spazia ben più in alto per inserirsi nella lotta acerrima che si era ingaggiata fra il potere secolare degli Stati e l'altrettanto forte potere spirituale della Chiesa.
Un alternarsi di colpi bassi incentrati sulla espressione "Plenitudo potestatis" degli Stati cattolici che volevano liberarsi dal giogo delle supreme autorità dei pontefici e degli imperatori, spesso in contrasto fra di loro, per il primato nella guida della "Respublica sub Deo".
La sua lenta ma continua dissoluzione, si manifestò e si affermò nel processo di formazione della moderna società internazionale e più precisamente a partire dalla firma dei trattati di Westfalia di Osnabruek ed a quello di Muenster, sottoscritti nel 1648.
Dalla conoscenza dei fatti, eventi ed avvenimenti che in quel periodo storico si succedettero, ci si renderà conto che Baldassarre Cossa fu il sacrificato di questo scontro; da una parte schiacciato dal Papato e dall'altra, dalle mire egemoniche di Sigismondo re d'Ungheria ed imperatore del Sacro Romano impero.
La conferma di questo stato di cose, rimane lo scontro che Sigismondo ebbe con il Vescovo Quenca che, in risposta all'affermazione dell'Imperatore che spettava a lui eleggere il nuovo Papa, così si espresse:
"Come mai potrebbe essere riservata a voi l'elezione, signore? Essa appartiene di diritto ai Cardinali e non ad altri"
L'imperatore ritorse che non c'erano cardinali, che quelli (presenti) non lo erano affatto, perché la Chiesa era vacante; che dunque lui, che era imperatore e re dei Romani, doveva questa volta fare l'elezione. Il vescovo gli rispose:
"Signore, se questi non sono Cardinali, nemmeno io sono Vescovo, e non c'è un solo prelato (autentico) in tutto il Concilio; il che è quanto dire che non valeva la pena di convocarlo qui, e quanto a noi era superfluo farci venire".

Indice:
pag. 7 Nota dell'autore
11 La Storia
16 Lo Scisma
22 In Preparazione del Grande Scisma
25 Storia dello Scisma
61 Baldassarre Cossa
66 Baldassarre Cossa Pontefice
94 Le Critiche
97 I Commenti


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