Antonio Maria da Villafora. Tra Università, curia e monasteri. Un miniatore ritrovato

PREZZO : EUR 12,91€
CODICE: ISBN 888707321X EAN 9788887073218
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di: Prefazione di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 2
DISPONIBILITA': Esaurito


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Antonio Maria da Villafora. Tra Università, curia e monasteri. Un miniatore ritrovato

PREZZO : EUR 12,91€

CODICE :
ISBN 888707321X
EAN 9788887073218

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di: Prefazione di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 2

ANNO:
2001

DISPONIBILITA':
Esaurito

CARATTERISTICHE TECNICHE:
144 pagine
57 ill. b/n, 23 ill. colori
Brossura con alette
cm 13,5 x 21 x 0,8
gr 325

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
La riscoperta di una delle più significative personalità della miniatura padovana degli ultimi decenni del Quattrocento e del primo Cinquecento.

Seconda di copertina:
Figlio di un Bartolomeo di Villa Fuora (ora frazione del comune di Badia Polesine) Antonio Maria fino a poco più di un secolo fa era uno sconosciuto nel mondo dell'arte. Oggi è unanimamente giudicato una delle più significative personalità della miniatura padovana degli ultimi decenni del Quattrocento e del primo Cinquecento.
Il triangolo Ferrara - Padova - Venezia ne delimita le coordinate di vita e lavoro. Padova, la città dello Studio veneto e delle grandi biblioteche monastiche, è il luogo di residenza dove Antonio Maria dispiegò la sua originalità artistica. Operò anzitutto al servizio dell'Università, di cui era "bidello-arminiador" della facoltà dei Legisti.
L'evidenza di un'intima connessione tra la sua tavolozza e la decorazione del Decretum Gratiani Roverella (1474) - attualmente uno dei tesori di Schifanoia - si allarga nel dibattito più recente anche a quella dell'illustrazione degli incunabuli giuridici, usciti come il Decretum ferrarese dai torchi veneziani di Nicolas Jenson e soci. Un linguaggio intelligente, brioso, anche aspro, Antonio Maria usò per gli incunabuli e per il Messale della biblioteca di un vescovo di Padova che lo stimò molto, Pietro Barozzi.
Non mancarono le richieste da parte delle comunità religiose. Una in particolare cambiò la vita di Antonio Maria, quella benedettina di Santa Giustina, in cui Antonio Maria decise di fondere - fino alla morte sopraggiunta nel 1511 - l'esercizio dell'arte con la scelta esistenziale dei monaci, miniando con straordinaria applicazione Salteri - Innari per quelli che erano divenuti "confratelli" dopo la concessione delle literae gratiosae.

Indice:
pag. 5 Prefazione (Edo Boldrin)
7 Un dossier aperto (Pier Luigi Bagatin)
9 1. "Antonius Maria de Villa Fora arminiador" a Padova
21 2. Il difficile catalogo degli inizi. Il nodo del Decretum Roverella
47 3. Al servizio dell'Università e del vescovo Barozzi
91 4. Le literas gratiosas di Santa Giustina
133 5. Miniatore e falsario: il figlio adottivo
138 Bibliografia essenziale
142 Referenze fotografiche


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