Commento dell'editore:
Antica tribù armata venuta dal nord, i longobardi hanno lasciato nella penisola, fra il 568 e il 774 d.C., straordinarie testimonianze artistiche, architettoniche, politiche e religiose, nelle quali vediamo integrarsi cultura germanica, tradizione romana, spiritualità cristiana, influenze bizantine. Andando alla scoperta di questa ricca pagina della nostra storia ci imbatteremo in prodigiose fortezze, antiche chiese e affascinanti monasteri. Dal primo ducato di Cividale nel Friuli – attraverso il Veneto e l'Emilia-Romagna – giungeremo al cuore del Regno, la Lombardia, e alla sua capitale Pavia. Memorie di questa presenza vigorosa si ritrovano poi in Piemonte, Liguria, e nelle terre di Toscana, con il mirabile Ducato di Spoleto. Toccheremo infine le propaggini meridionali, le più longeve dei domini longobardi, come Benevento, Salerno e Capua.
Indice:
I longobardi ritrovati
1. Friuli, Veneto, Emilia: il lungo confine con Bisanzio
La sede primigenia: il Friuli.
«Venetia» longobarda e «Venetia» bizantina.
Emilia e Romagna: il confine con l'esarcato.
2. Lombardia, cuore del regno, e le regioni occidentali
Le città regie di Lombardia: Pavia, Monza, Milano, Brescia.
Castelseprio.
L'Occidente del regno: Piemonte e Liguria.
3. La Tuscia longobarda e il ducato di Spoleto
Per le terre di Toscana.
Il ducato di Spoleto.
Tesori umbri.
4. La «Langobardia» meridionale
Dal ducato ai principati: Benevento, Salerno, Capua.
Benevento cristiana e pagana.
Santi e monasteri.
Nota bibliografica