Alterità e modernità della letteratura medievale


PREZZO : EUR 36,15€
CODICE: ISBN 8833904571 EAN 9788833904573
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Presentazione di: Traduzione di: ,
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 10
DISPONIBILITA': Esaurito


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Alterità e modernità della letteratura medievale

PREZZO : EUR 36,15€

CODICE :
ISBN 8833904571
EAN 9788833904573

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Presentazione di: Traduzione di: ,

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 10

ANNO:
1989

DISPONIBILITA':
Esaurito

CARATTERISTICHE TECNICHE:
379 pagine
Brossura
cm 15 x 22

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:

In questo volume, che raccoglie i frutti migliori di un ventennio di feconda attività scientifica, Jauss avvia il suo discorso su "alterità e modernità della letteratura medievale" partendo dalla constatazione di un vuoto nella concreta pratica di ricerca e di insegnamento. Da un lato i paradigmi classici dell'indagine positivistica sulla tradizione e dell'interpretazione idealistica dell'opera d'arte e dello stile risultano oggi esauriti; dall'altro i moderni metodi della linguistica strutturale, della semiotica, della teoria fenomenologica o sociologica della letteratura non sembrano ancora sufficientemente consolidati da offrire un'alternativa fondata. Si registra insomma una sorta di vacanza di paradigmi, che rende impossibile, o quanto meno precario, un efficace rapporto con le tradizioni letterarie del passato. Una vacanza che fa sentire i suoi effetti negativi soprattutto nel caso della produzione culturale medievale che, per un paradosso forse solo apparente, non è entrata nel nostro canone artistico e costituisce una provincia separata dell'universo letterrario. Come fondare, dunque, un possibile interesse, scientifico ed estetico, per le opere che gli uomini del Medioevo hanno consegnato all'umanesimo occidentale? Come ristabilire un nesso produttivo fra quell'eredità dimenticata e l'esperienza del nostro presente? Per rispondere a queste domande Jauss riannoda qui in una trama coerente le fila della propria estetica della ricezione (l'opera d'arte vive, e può essere compresa, solo entro l'orizzonte d'attesa del pubblico), e organizza il proprio edificio teorico attorno a tre assi portanti: l'alterità di una tradizione letteraria che, in virtù della sua peculiare forma linguistica, si offre alla nostra "diversa" coscienza interpretante quale oggetto privilegiato di conoscenza; il carattere esemplare che il riconoscimento di questa alterità può avere per la nostra "modernità", cioè per l'attuale costituzione di teorie e per la ricerca interdisciplinare delle scienze umane; il piacere estetico che può venire al lettore d'oggi dall'assumere entro il proprio orizzonte dell'esperienza convenzioni letterarie e un modello del mondo diversi, estranei. Si definiscono così le coordinate di un quadro storiografico inaspettato, che la mobile sonda di Jauss traccia con cartografica precisione attraverso una rilettura originalissima di alcune fra le testimonianze più significative della produzione culturale medievale: dall'epopea degli animali vista come soglia di individuazione, alla poesia allegorica intesa come modulo di rappresentazione dell'invisibile, ai generi minori del discorso esemplare reinterpretati come forme letterarie di un sistema di comunicazione sociale.


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