BUONE CONDIZIONI
Commento dell'editore:
Questi volumi riportano le conversazioni sulla Divina Commedia destinate "alle massaie", cioè a mamme colpite dall'interesse che le lezioni di Franco Nembrini avevano destato nei figli.
Il ciclo di incontri promosso dal Centro Culturale "S. Agostino" di Bergamo ha coinvolto migliaia di persone, attratte da un modo non accademico di presentare il viaggio dantesco come il cammino di ciascuno di noi che dal male, proprio e del mondo, per la grazia di un incontro può giungere alla purificazione e alla felicità.
Il ciclo si è concluso con un dialogo tra l'Autore e Marco Bersanelli, astrofisico, sulla cosmologia dantesca e sul suo modo stupito di guardare la realtà, fondamento della poesia e della scienza.
Sta qui la sfida che Dante fa ad una cultura che ha frantumato il reale, offrendo un punto di vista religioso che salva la poesia e la scienza. Cioè l'umano.
Quarta di copertina:
Il ciclo di incontri raccolti in questo primo volume, dedicato all'Inferno, propone le conversazioni svolte nell'ambito di una scuola sui generis che ha coinvolto dapprima più di un centinaio di ragazzi, poi un gruppo di adulti.
Un gruppetto di mamme ha chiesto all'autore: "Perché queste cose le racconti solo agli studenti?". Così è nata l'idea di "Dante per le massaie": un ciclo di incontri organizzati dall'Associazione Sant'Agostino di Bergamo perché chiunque, qualunque bagaglio culturale abbia, possa incontrare la poesia del grande fiorentino.
Alla ricerca dell'io perduto è la trascrizione di quelle conversazioni. Conserva tutta l'immediatezza del discorso e permette a chiunque di riscoprire che il viaggio dantesco è il cammino di ciascuno che dal male, proprio e del mondo, per la grazia di un incontro può giungere alla purificazione e alla possibilità della felicità.
Indice:
pag. 3 Presentazione
5 Avvertenza
PRIMA SERATA
7 Presentazione dell'opera e commento a Inferno I
SECONDA SERATA
43 Commento a Inferno II e III
TERZA SERATA
77 Commento a Inferno IV e V
QUARTA SERATA
107 Commento a Inferno XXVI e XXXIII