Basato sull'opera "Le Mille e una Notte: Alì Babà e i 40 Ladroni".
Il piccolo Alì Babà, ancora troppo giovane per intraprendere una vita fatta di pericoli e avventure, ma ben lontano da essere un semplice e tranquillo bambino, un giorno si ritrova per caso all'ingresso della grotta dove i predoni del deserto (in realtà una piccola gang di gatti) nascondevano i loro tesori, frutto di molteplici saccheggi.
Nonostante la giovane età il suo coraggio lo spinge a rubare il tesoro dei predoni, ma proprio mentre sta cercando di prendere il bottino urta una lampada magica.
Incuriosito, da quella che poi si rivelerà una sorta di lampada di Aladino, inizia a sfregarla per ripulirla dalla polvere, quando d'improvviso il genio, che riposava lì da secoli, salta fuori.
In realtà non è proprio come possiamo immaginarci il genio di Aladino: il suo corpo è un incrocio fra un bulldog ed un maiale ed il giovane Alì, con il suo aiuto, riesce ad impossessarsi di tutto il tesoro.
Al ritorno, i predoni si accorgono della sparizione dei loro possedimenti e si mettono subito alla ricerca di colui che ha osato sottrarlo. Dopo aver messo a socquadro l'intera città di Baghdad trovano l'artefice del misfatto che, nel frattempo, si è alleato con un gruppo di 40 topi (per
l'appunto i 40 ladroni!).
Il carattere umoristico, soprattutto della parte finale del lungometraggio, rende la visione molto piacevole.