Albrecht Dürer: Lettere da Venezia


PREZZO : EUR 43,50€
CODICE: ISBN 8837051077 EAN 9788837051075
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Albrecht Dürer: Lettere da Venezia

PREZZO : EUR 43,50€

CODICE :
ISBN 8837051077
EAN 9788837051075

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:


ANNO:
2007

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
96 pagine
19 ill. a colori, 7 in bianco e nero
Brossura con alette
cm 15 x 23 x 0,7
gr 235

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
In concomitanza con la mostra alle Scuderie del Quirinale ("Dürer e l'Italia", Roma, 10 marzo-9 giugno 2007), analizzando le "Lettere da Venezia" scritte dall'amico Pirckheimer, qui per la prima volta compiutamente tradotte in italiano, l'autore affronta l'intenso rapporto culturale e umano che legava il grande artista del Rinascimento tedesco agli italiani, descritti nei loro costumi con una sofferta ironia. Il volume fa parte della collana "Pesci Rossi", in cui i testi "letterari" di autorevoli studiosi e giovani intellettuali sono racchiusi in volumi raffinati che si distinguono per una cura antica nella scelta e nella riproduzione delle immagini.

Prima di copertina:
"Vorrei foste qui a Venezia. Ci sono tanti compagni gentili tra gli Italiani che sempre più si accompagnano ame, cosa che a uno, poi, dovrebbe intenerire il cuore: studiosi, intelligenti, buoni suonatori di liuto, flautisti, intenditori di pittura, e molte menti nobili, gente di vera virtù, e mi dimostrano molto onore e amicizia. Ma vi si trovano anche i manigoldi più infidi, più bugiardi, più ladri, che credo non ce ne siano di simili al mondo. … Io stesso debbo ridere con loro quando parlano con me. Sanno che si conosce la loro malizia, ma non se ne preoccupano. Fra gli Italiani ho molti buoni amici che mi avvertono di non mangiare e bere con i loro pittori.Molti di loro mi sono anche nemici e copiano nelle chiese le mie opere e dovumque possano venirne a conoscenza. E poi le criticano e dicono che non sono di genere antico e perciò non buone." Albrecht Dürer, 7 febbraio 1506

Seconda di copertina:
"Pesci rossi" si intitola una fortunata raccolta di scritti di Emilio Cecchi, che vide la luce nel 1920. Pochi anni prima Cecchi, in occasione della mostra della Secessione Romana, aveva avuto modo di ammirare "I pesci rossi" di Matisse: al quadro, così moderno nell'estetica delle forme e nella profondità delle allusioni, e alla mostra, lo scrittore dedicò un breve articolo e qualche annotazione sparsa dei suoi taccuini, suscitando l'interesse e la curiosità dei suoi lettori, di altri critici del suo tempo, e perfino della famiglia reale. Sì che da allora, e per qualche tempo, pesci rossi allusero proprio a quei brevi saggi, a quelle colte divagazioni del tipo ricordato. I libri di questa collana ripropongono quella stessa tecnica dello scrivere, un saggio breve illustrato, che abbia per argomento un artista, un'opera, una città, un monumento. O altro ancora, sempre connesso alla materia di cui trattiamo, la storia dell'arte.

Indice:
pag. 7 Albrecht Durer. Lettere da Venezia, Giovanni Maria Fara
27 Traduzione e commento delle lettere, Giovanni Maria Fara
72 Appendice. Venezia 1800. Tradurre Dürer, Giovanni Maria Fara.


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