Albrecht Dürer. La Piccola Passione xilografica - Norimberga 1511

PREZZO : EUR 960,00€
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Commentario di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Albrecht Dürer. La Piccola Passione xilografica - Norimberga 1511

PREZZO : EUR 960,00€

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Commentario di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:


ANNO:
2011

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
Facsimile + commentario, in cofanetto
Facsimile:
76 + VIII pagine
cm 15 x 21
Commentario:
176 pagine
156 ill. colori
Brossura
cm 15 x 21

NOTE:
La tiratura è di 199 esemplari, numerati e certificati

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
La Piccola Passione è una delle più note opere di Albrecht Dürer. Realizzata tra il 1509 e il 1511, anno in cui venne pubblicata in volume dallo stesso artista, editore delle sue grandi opere grafiche.
L’opera si compone di 36 tavole xilografiche, oltre al frontespizio, “vir dolorum”, e ad un’ulteriore tavola, già ripudiata da Dürer, ma inserita per documentazione; il formato medio delle xilografie è di mm 128 x 96, stampate su fogli di cm 21 x 15.
Il volume originario si completava con il commento alle tavole di Filippo Chelidonio. Qualche anno dopo l’intera suite venne venduta da Dürer all’incisore bolognese Marcantonio Raimondi, col quale poi l’artista entrò in conflitto, accusandolo di plagio. In effetti, il Raimondi utilizzò le tavole di Dürer per rifare la stessa opera in incisione calcografica, così come copiò altre opere – in particolare i fogli della “Vita della Vergine” – per venderle sul mercato italiano ed europeo.
Fu tale la diffusione e la popolarità dell’opera düreriana nei primi decenni del Cinquecento che molti artisti ne trassero ispirazione per le proprie opere: dal Pontormo al Romanino, ma anche molti miniatori tedeschi e fiamminghi, come Nicolaus Glockendon e Simon Bening.
Le tavole originali ricomparvero a Venezia, e dopo una edizione di metà Cinquecento, nel 1600 l'opera, su iniziativa del cartografo e incisore Donato Rasciotti, venne ristampata dall’editore veneziano Daniele Bisuccio con dedica all’arciduca d’Austria, con un nuovo frontespizio e con il nuovo commento in lingua italiana del canonico Maurizio Moro.
L’edizione in facsimile dell’opera è realizzata su uno dei rari esemplari di prova della stampa seicentesca, proveniente da collezione privata, priva del testo di Maurizio Moro, ma con tutto l’apparato xilografico originario: il frontespizio “Vir dolorum”, le 36 tavole della Passione, anticipata da due xilografie dedicate ai Progenitori nell’Eden, e la prima versione della tavola “Cristo sul Monte degli ulivi”, poi ripudiata da Dürer e sostituita con il nuovo intaglio.
Il formato (cm 21 x 15) e il numero delle pagine (76 + VIII di risguardi e colophon) sono analoghi all’opera originale.
L’opera è stampata su carta Alcantara 160 gr.; la rilegatura in pelle con una cornice impressa sui piatti, è a cura dell’Antica Legatoria Gozzi di Modena.
Al volume xilografico düreriano si accompagna un volume sulla vita e l’opera di Albrecht Dürer. Ne è autore lo stesso editore, Mauro Bini, che ha riletto le vicende dell’artista di Norimberga in chiave innovativa: un lungo viaggio verso la “modernità”. Dal primo viaggio giovanile in Germania, ai due viaggi compiuti in Italia e a Venezia, fino all’ultimo soggiorno nelle Fiandre nel 1520-21, Dürer andò alla scoperta delle nuove tendenze dell’arte rinascimentale e della nuova dimensione dell’uomo e del sapere scientifico, così come nell’Anversa capitale del commercio e degli equilibri politici mondiali scoprì la nuova società borghese europea.


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