Commento dell'editore:
Tra i secoli VI e XI l’Italia cambia e assume un aspetto fisico, un’articolazione geopolitica, una fisionomia socio-economica destinati a durare a lungo. Gli epocali contrasti in atto la allontanano sempre più dal suo antico ruolo di centro del mondo romano e la trasformano in un partecipante attivo – uno tra i tanti – nella formazione dell’Europa medievale. Rigorosamente ancorata alle fonti e attenta alla loro struttura complessiva, la ricostruzione di Cammarosano mette in luce i rapporti che intercorrono tra avvenimenti politico-militari e cambiamenti economici e sociali, e illustra le alterne fasi di divisione e ricomposizione che segnano a fondo la società italiana medievale: cresce la disuguaglianza gerarchica tra maschi e femmine mentre si riequilibra il rapporto tra padri e figli, tra padroni e servi e tra città e campagne; il mondo cristiano afferma la sua predominanza nella vita religiosa e conosce una integrazione fra religione e assetto politico che sarà causa a sua volta di lacerazioni e conflitti. Al volgere dell’anno Mille l’emergere dei movimenti collettivi nelle campagne e nelle città cambia radicalmente il rapporto tra società e politica.
Indice:
Parte prima. I contrasti fondamentali
I. Maschi e femmine - II. Autorità e soggezione
Parte seconda. Sconvolgimento e assestamento
I. Descrizione di tutta Italia - II. Fine e ripresa del mondo
Parte terza. I documenti delle chiese
I. Dalla fine del secolo VII agli inizi del secolo IX - II. Dagli inizi del secolo IX al Mille - III. Qualità e tempi dello sviluppo economico
Parte quarta. Società e politica
I. Divisioni politiche e ricomposizioni sociali - II. La prima affermazione dei movimenti collettivi - III. Conquiste territoriali e conflitti interni, 1040-1059 - IV. I nuovi orizzonti della politica, 1059-1074 - V. La nuova struttura della politica, 1074-1099
Elenco delle opere citate e delle abbreviazioni
Indice analitico.