Quarta di copertina:
È possibile affermare l'esistenza di una 'comunità europea' alla fine del 1200? Questa ipotetica unione era un organismo attivo e funzionante? Il libro di de Pedys, inserendosi in un dibattito di estrema attualità, dimostra, attraverso un divertente epistolario di un giovane viaggiatore tedesco, questa rivoluzionaria e quanto mai affascinante tesi. È così che l'autore ci trasporta nell'Europa medioevale per assistere a fatti ed esperienze storico-culturali di interesse universale: l'assenza di frontiere per l'attività economica e finanziaria; l'unità del fare cultura attraverso autentici strumenti europei qiali le università allora in piena espansione; l'esistenza di vere e proprie imprese multinazionali ove, per far carriera, era ininfluente il passaporto d'origine perché contava solo il merito; la politica estera di cui furono epitome le crociate; l'intenso scambio sociale dato da una folla immensa di viaggiatori che facevano quello che oggi si chiama turismo di massa e allora pellegrinaggio. E proprio durante il pellegrinaggio a S. Giacomo di Compostella, il giovane Hadubert e noi con lui, visitiamo luoghi e conosciamo personaggi che 'fecero' la storia medioevale.