Testo latino a fronte
Commento dell'editore e quarta di copertina:
Nel caso di Abelardo, come forse mai accade nella cultura medievale, il personaggio sovrasta l'autore, che pure è fra i grandissimi dell'epoca: logico, filosofo morale, teologo audace che aprì la "pagina sacra" della Bibbia a significati più comprensivi e universali. Ma anche scrittore noto e amato fino al Settecento e oltre, come autore di un'autobiografia nella quale narra le vicende turbolente e tragiche della sua vita e soprattutto lo straordinario amore che visse con Eloisa. Il suo Dialogo tra un filosofo, un giudeo e un cristiano, forse la sua ultima opera, presenta l'idea di un cristianesimo "naturale" e quindi tollerante, l'utopia di una convivenza, forse perfino di una convergenza, con le altre fedi nate dalla Bibbia (l'ebraismo e l'Islam), la sua ricerca di un Bene Sommo vicino a quello proposto dalla filosofia platonica e stoica, raggiungibile con la virtù ma anche con la ricerca intellettuale.
La logica mi ha reso odioso al mondo… ma io non voglio essere filosofo in modo da oppormi a Paolo, né essere un Aristotele in modo da separarmi da Cristo. Pietro Abelardo
Sommario:
pag. 5 Introduzione di Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri
29 Cronologia della vita e delle opere
33 Bibliografia
37 Nota alla traduzione
39 DIALOGO TRA UN FILOSOFO, UN GIUDEO E UN CRISTIANO
303 Glossario
309 Nota sugli autori classici citati nel testo