Un trattato medievale di magia naturale e astrologia fondamentale per l'Islam e l'Occidente
Testo a fronte
Commento dell'editore e quarta di copertina:
Al-Kindi (Bassora?, Baghdad 870 c.a). Filosofo e scienziato, è considerato autore di 270 trattati, in gran parte perduti. Ci restano vari suoi scritti di commento a trattati aristotelici, inoltre Il libro del sonno e dei sogni. Il suo De Radiis, o Teorica delle arti magiche, di cui l'originale arabo è perduto, fu tradotto in latino nel XII secolo e divenne in Occidente — insieme al Picatrix — il più diffuso manuale di magia naturale del Medioevo. Nel De Radiis, la cui matrice ermetica e neoplatonica è indubbia, sono messi in luce non soltanto i metodi, ma anche i significati filosofici e teologici del mondo magico, nelle loro relazioni con l'astrologia.
Indice:
Premessa di Stefano Fumagalli
al-Kindi, DE RADIIS
pag. 27 1. Sull'origine della conoscenza
33 2. Sui raggi
43 3. Sui raggi degli elementi
49 4. Sul possibile
55 5. Su ciò che favorisce un effetto di movimento
63 6. Sulla potenza delle parole
97 7. Sulle figure
101 8. Sulle immagini
105 9. Sui sacrifici
111 10. Sugli inizi delle operazioni
114 Note, di Ezio Albrile