Antologia della poesia italiana


Quattrocento

PREZZO : EUR 12,39€
CODICE: ISBN 8806155938EAN 9788806155933
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di: , Contributi di: , , , , ,
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 752
DISPONIBILITA': Esaurito


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Antologia della poesia italiana
Quattrocento
PREZZO : EUR 12,39€

CODICE :
ISBN 8806155938
EAN 9788806155933

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di: , Contributi di: , , , , ,

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 752

ANNO:
2000

DISPONIBILITA':
Esaurito

CARATTERISTICHE TECNICHE:
XXII-562 pagine
Brossura
cm 12 x 19,5 x 2,7
gr 400

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
Prosegue in edizione tascabile l'opera che, per ampiezza e originalità di impostazione, si pone come un punto di riferimento fondamentale sia per gli studiosi di italianistica che per il largo pubblico. Il terzo volume affronta il Quattrocento, epoca di novità e insieme consolidamento della nostra tradizione letteraria.
Il progetto editoriale, firmato e coordinato da due studiosi insigni come Cesare Segre e Carlo Ossola, intende offrire un'ampia panoramica della poesia italiana dalle origini al Novecento ed è organizzato secondo un criterio metodologico rigorosamente omogeneo, ispirato ai famosi Poeti del Duecento di Contini. Densi «cappelli introduttivi» presentano autori e sezioni con un inquadramento critico di alto profilo; il commento a piè di pagina aiuta a leggere le singole poesie proponendo spesso interpretazioni originali della lettera e dei significati testuali; le note filologiche danno lo stato delle ricerche ponendosi in molti casi come vere e proprie basi per un'edizione critica. Al progetto sono stati chiamati a collaborare gli italianisti piu autorevoli, e a loro si deve la scelta e il commento dei testi selezionati. Sono già apparsi negli «Einaudi Tascabili» i volumi I e II rispettivamente dedicati al Duecento e al Trecento. Prima edizione nel II volume, Quattrocento-Settecento, «Biblioteca della Pleiade» 1998.

Quarta di copertina:
Alla scoperta della nostra tradizione poetica.
Un progetto realizzato per la "Biblioteca della Pléiade" dai più autorevoli italianisti.
Questo terzo volume, che si avvale di un'introduzione generale di Cesare Segre, presenta la poesia dell'Umanesimo latina e volgare, i testi più rappresentativi di Lorenzo dè Medici e Angelo Poliziano, la poesia realistica e burlesca, una scelta del canzoniere lirico di Matteo Maria Boiardo, i poeti regionali e di corte, la poesia per musica e le laudi e composizioni religiose del Quattrocento.
Ogni sezione è accompagnata da un'introduzione specifica, e le note a piè di pagina propongono nuove interpretazioni critiche e significati testuali.
Completano l'edizione le note filologiche e bio-bibliografiche, l'indice degli autori e degli incipit.

Indice:
V Premessa di Cesare Segre e Carlo Ossola
IX Introduzione di Cesare Segre
XV Elenco delle abbreviazioni
Antologia della poesia italiana
QUATTROCENTO
POESIA DELL'UMANESIMO LATINA
3 Introduzione di Donatella Coppini
Panormita
Dall'HERMAPHRODITUS
9 I, 1. AD COSMUM FLORENTINUM
10 I, 4. AD MATRONAS ET VIRGINES CASTAS
11 I, 17. IN EUNDEM LITTERARUM IGNARUM
12 II, 3. LAUS ALDAE
13 II, 25. AD MEMMUM DE PARTU LUTIAE NYMPHAE
15 II, 30. EPITHAPHIUM NICHINAE FLANDRENSIS […]
Francesco Filelfo
Dalle SATYRAE
17 VIII, 5
Giovanni Marrasio
Dall'ANGELINETUM
21 I. AD LEONARDUM ARRETINUM
Enea silvio Piccolomini
Dalla CINTHIA
24 IV. IN CINTHIAM
Cristoforo Landino
Dalla XANDRA
27 I, 3. QUO TEMPORE AMORE OPPRESSUS SIT
30 I, 6. AD XANDRAM
31 I, 16. AD SE IPSUM
Basinio Basini da Parma
Dall'ISOTTAEUS
32 I, 1. SIGISMUNDUS PANDULPHUS MALATESTA
Tito Vespasiano Strozzi
Dagli EROTICON LIBRI
36 I, 6. AMICA POTITUS GLORIATUR
Giano Pannonio
Dagli EPIGRAMMATUM LIBRI
41 I, 7. AD MARTEM, PRECATIO PRO PACE
42 I, 22. GALEOTTI PEREGRINATIONEM IRRIDET
43 I, 37. SUUM OPUS MODESTE LAUDAT
44 I, 38. LIBRUM SUUM ALLOQUITUR
45 I, 54. DE PAULO SUMMO PONTIFICE
46 I, 194. DE SE IPSO
46 I, 263. CONQUERITUR […] SEDUXISSENT
48 I, 321. DE VULVA URSULAE
Filippo Buonaccorsi
Dagli EPIGRAMMATA
49 III, 2. AD LIBELLUM
Giovanni Pontano
Dal PARTHENOPEUS
I, 1. LIBRUM ALLOQUITUR
Dal DE AMORE CONIUGALI
54 II, 2. VILLAM SALUTAT
II, 8. NAENIA PRIMA
Giovanni Antonio Campano
Dagli ELEGIARUM EPIGRAMMATUMQUE LIBRI
58 II, 1
Battista Spagnoli detto Il Mantovano
Dal DE CALAMITATIBUS TEMPORUM
61 I. DEUM INVOCAT
Michele Marullo
Dagli EPIGRAMMATON LIBRI
63 I, 42. EPITAPHIUM PHOLOES
66 I, 62. AD QUINTILIANUM
Dagli HYMNORUM NATURALIUM LIBRI
69 IV, 5. TERRAE
Poliziano
Dagli EPIGRAMMATA LATINA
75 XX. DE DOMITIO ET MARSILIO
76 LIV. IN INVIDUM
77 Dagli EPIGRAMMATA GRAECA
Dalle ELEGIAE
78 IV. IN VIOLAS
Dalle SYLVIAE
82 NUTRICIA, vv. 156-198
Giovanni Pico
Dai CARMINA
86 V. Si qua meis
POESIA DELL'UMANESIMO VOLGARE
94 Introduzione di Mariangela Regoliosi
Leon Battista Alberti
Dalle RIME
96 V. Qual primo antico sia ch'Amor dipinse
97 XII. MIRTIA
103 XVIII. DE AMICITIA
LORENZO Dè MEDICI
105 Introduzione di Paolo Orvieto
Dal CANZONIERE
112 i. Era nel tempo bel, quando Titano
113 XIV. L'arbor che a Febo già cotanto piacque
114 XXI. Donna, vano è il pensier che mai non crede
114 LXXVI. Che è quel ch'io veggo dentro agli occhi belli
115 LXXIX. Come ritorni, Amor, dentro allo afflitto
116 CXXXVI. Non dè verdi giardini ornati e cólti
117 CXLVI. Quando morrà questa dolce inimica
118 CLXV. Quando raggio di sole
124 NENCIA DA BARBERINO
Dal COMENTO
132 II. Quando el sol giù dall'orizzonte scende
Dalla SELVA I
136 ottave 67-76
140 SELVA II
Dal CORINTO O INNAMORAMENTO DI LORENZO Dè MEDICI
152 vv. 160-184
CANZONI A BALLO
154 Chi tempo aspetta, assai tempo si strugge
155 Io no so qual maggior dispetto sia
CANZONE CARNASCIALESCHE
156 CANZONA DELLE FORESE
158 CANZONA DI BACCO
LAUDE
161 O Dio, o sommo Bene, or come fai
POLIZIANO
Introduzione di Daniela Delcorno Branca
Dalle STANZE
170 I, 25-55
Dalla FABULA DI ORFEO
185 vv. 309-342
Dalle RIME
RISPETTI
187 I. Amor bandire e comandar vi fa
188 II. Se tu sapessi quanto è gran dolcezza
188 III. I' non ardisco gli occhi alti levare
189 IV. Che maraviglia è s'i' son fatto vago
189 V. Non m'è rimaso del cantar più gocciola
190 VI. Questa fanciulla è tanto lieta e frugola
191 VII. Chi vuol veder lo sforzo di Natura
191 VIII. Pietà, donna, per Dio, deh non più guerra
192 IX. Io arei già un'orsa a pietà mossa
192 X. Costei per certo è la più bella cosa
193 XII. Gli occhi mi cadder giù tristi e dolenti
193 XII. Per mille volte ben trovata sia
193 XIII. Solevon già col canto le sirene
194 XIV. Se non arai a sdegno il nostro amore
195 XV. Da poi ch'io vidi el tuo leggiadro viso
195 XVI. Tante bellezze non t'ha dato Iddio
196 XVII. Egli è pur meglio, e a Dio più accetto
196 XVIII. A che ti gioverà tanta bellezza
197 XIX. Deh, vogli un po' ch'amor mè ti consigli
198 XX. S'i' ti credessi mai esser nel core
198 XXI. E tuo begli occhi m'han furato el core
199 XXII. I' so ben che tu 'ntendi el cantar mio,
199 XXIII. Allor che morte arà nudata e scossa
200 XXIV. E dolci accenti del cantar ch'i' sento
200 XXV. Io ho sentito el tuo crudo lamento
201 XXVI. Io benedisco ogni benigna stella
201 XXVII. 1. O trïonfante sopra ogni altra bella
202 2. E priegati imilmente che tu degni
202 3. Sa ben che non è degno che tu l'ami
202 4. quel che non si conosce e non si vede
203 5. E se potessi un dì, solo soletto
203 6. Tu sei dè tuo belli anni ora in sul fiore
204 7. El tempo fugge e tu fuggir lo lassi
204 8. Egli è nello infradue pur troppo stato
205 9. Tu lo pasci di frasche e di parole
205 10. Ch'egli ha diliberato e posto in sodo
206 11. E se tu pur restassi per paura
206 12. Se tu guardassi a parole di frati
207 13. è non ti diè tanta bellezza Iddio
207 14. Egli è pur meglio e più a Dio accetto
207 15. E però, donna, rompi un tratto el ghiaccio
208 16. Questo mie ragionare è un vangelo
208 XXVIII. I' mi sento passare insin nell'ossa
209 XXIX. Voi vedete ch'io guardo questa e quella
209 XXX. Io vi debbo parere un nuovo pesce
210 XXXI. Non son però sí cieco ch'io non vegga
210 XXXII. Or credi tu ch'io sempre durar possa
211 XXXIII. Fammi quanto dispetto far mi sai
211 XXXIV. Visibilmente mi s'è mostro Amore
212 XXXV. Non son gli occhi contenti o consolati
213. XXXVI. Che fa' tu, Ecco, mentre io ti chiamo? Amo
213 XXXVII. Non creder, donna, per essere crudele
214 XXXIX. Né morte potria far ch'io non vi amassi
214 XL. Chi si diletta in giovenile amore
215 XLIII. Mentre ch'ogni animal dormendo posa
215 XLIV. Ogni donna di me pietosa fassi
216 XLV. Se 'l vostro cor pietà non mostra ormai
217 XLVI. Piangete, occhi, da poi ch'amor v'ha tolto
217 XLIX. Piangete, amanti, insieme, al mie dolore
218 L. Vedete amanti, a quale estrema sorte
218 LI. Pietà vi prenda del mio aflitto core
219 LII. Contento in foco sto come Fenice
219 LIII. Acqua, vicin, ché nel mio cor ardo
220 LVIII. Uno amoroso sguardo, un dolce riso
220 LX. I' ti ringrazio, Amor, d'ogni tormento
221 LXIII. Occhi leggiadri, o grazïoso sguardo
222 LXXV. Piangete, occhi dolenti, e non restate
223 LXXVI. Costei ha privo el ciel d'ogni bellezza
223 LXXVIII. Venite insieme, amanti, a pianger forte
224 LXXIX. Piangete, occhi dolenti, e 'l cor con voi
224 LXXX. Quando tu mi vedrai questi occhi chiusi
225 LXXXV. Quando ti cominciai amare in prima
CANZONI A BALLO
226 CII. I' mi trovai, fanciulle, un bel mattino
227 CIII. I' mi trovai un dí, tutto soletto
229 CIV. Questo mostrarsi adirata di fore
230 CV. Io ti ringrazio, amore
231 CVI. Chi non sa come è fatto el paradiso
233 CVII. Or toi s'Amor me l'ha ben acoccato
235 CVIII. Deh, udite un poco, amanti
236 CIX. Benedetto sia il giorno, l'ora e 'l punto
237 CX. Donne, di nuovo el mie cor s'è smarrito
238 CXI. Egli è ver ch'i' porto amore
241 CXII. Già non sìan, perch'è ti paia
243 CXIII. I' conosco el gran disio
245 CXIV. Una vecchia mi vagheggia
247 CXVI. Io ho rotto el fuscellino
249 CXVII. I' son, dama, el porcellino
251 CXIX. è m'interviene, e parmi molto grave
252 CXX. Canti ognun, ch'i' canterò
254 CXXI. Donne mie, voi non sapete
255 CXXII. Ben venga Maggio
POESIA REALISTICA E BURLESCA
258 Introduzione di Paolo Orvieto
Burchiello
263 Cimici e pulci, con molti pidocchi
264 Lievitomi in su l'asse come il pane
265 Campane rotte e staffe sgangherate
266 Nominativi fritti e mappamondi
267 Piramo s'invaghí d'un fuseragnolo
Ghigo Brunelleschi
Da GETA E BIRRIA
269 ottave 12-13
270 ottave 14-110
271 ottave 111-140
Giovan Matteo Di Meglio
273 Vecchia azzimata, ricardata e vizza
Luigi Pulci
274 Io hebbi a Pisa, il dí di sancto Antonio
275 Io ho tanto grattato le cicale
277 Tu bucheri, ser mio, tu ti calleppoli
278 Costor che fan sí gran disputazione
279 questi mangia-ravizze e -rave e -verzi
Matteo Franco
281 "Chiarissimo maggior…"
Antonio Cammelli detto Il Pistoia
283 Più di cent'anni imaginò Natura
284 Il tuo caval, da quattro gambe infermo
MATTEO MARIA BOIARDO
286 Introduzione di Massimo Danzi
Dagli AMORUM LIBRI
289 I. Amor, che me scaldava al suo bel sole
290 II. Non fia da altrui creduta e non fia intesa
291 III. Tanto son peregrine al mondo e nove
292 IV. Ordito avea Natura il degno effetto
293 V. Novellamente le benegne stelle
294 VI. Il canto de li augei de fronda in fronda
295 VII. Aventurosa etade in cui se mira
296 VIII. MADRIALIS
297 IX. AD AMOREM
298 X. Pura mia neve che èi dal ciel discesa
299 XI. Rosa gentil, che sopra a' verdi dumi
300 XII. A la rete d'Amor, che è texta d'oro
301 XIII. Ride nel mio pensier la bella luce
303 XIV. CAPITALIS
304 XV. CANTUS COMPERATIVUS
308 XVI. Già tra le folte rame aparir veggio
309 XVIII. AD GUIDONEM SCAIOLAM
310 XX. CHORUS SINPLEX
311 XXV. CHORUS UNISONUS
312 XXVII. RODUNDELUS […] RANIBALDI FRANCI
315 XXIX. CUM IN SUBURBANO […] PUELLARIBUS
316 XXXIV. CAPITALIS
317 XXXVI. Datime a piena mano e rose e zigli
318 XXXVII. CHORUS TRIPLEX RITHMO INTERCISO
319 XLIV. Ocio amoroso e cura giovenile
320 XLV. Tornato è il tempo rigido e guazoso
321 XLVII. Con qual piogia noiosa e con qual vento
322 XLVIII. Io non scio se io son più quel ch'io solea
323 LXIX. AEQUIVOCUS
324 LXXXI. Solea spesso pietà bagnarmi il viso
325 XCIV. TETRASTICUS CANTUS […] QUATUOR RITHMIS
327 CX. Con tanta forza il gran desir me assale
328 CXV. SEMISENARII
330 CXX. CAPITALIS DUPLEX
331 CXXXVIII. Ligiadro veroncello, ove è colei
332 CXLII. Fior scoloriti e pallide viole
333 CLII. Ecco la pastorela mena al piano
334 CLXXX. Ne la proterva età lubrica e frale
POETI REGIONALI E DI CORTE
336 Introduzione di Paolo Orvieto
Giorgio Sommariva
342 Se tu te trovi in galia o in bordel
343 Siando zià fora al ponto de Meian
344 Pota che te sa muò, se tu l'aré
345 Pare, sta sera cavando ravuoti
Domizio Brocardo
346 Volgi ormai toa pietà al mio tromento
Giusto dè Conti
347 Amor, quando per farmi ben felice
347 Quel cerchio d'oro, che due trecce bionde
348 O bella et bianca mano, o man süave
349 Or che ogni piaggia prende il bel colore
350 Rimena il villanel fiaccato et stanco
351 La notte torna, et l'aria e il ciel si annera
Angelo Galli
358 Neglecto fa l'amor la gran divitia
358 Se m'empromecti de non tôr marito
359 Qual fia de tanto ardir che mai s'apressi
360 O lontano et gratïoso riso
360 Questa angiola che a star far noi s'inchina
Niccolò Lelio Cosmico
362 Che pensi e 'ndietro guardi, anima trista?
Giovan Francesco Suardi
365 Quando i begli occhi di madonna scocca
365 S'io ti potessi un poco favelare
Gasparo Visconti
368 Mentre che vixe m'inclita Duchessa
369 Il saggio mercatante che vol vendere
370 Le scimie menan gabbo d'ogni cosa
371 Quella nemica mia che son solo amo
371 O nocte candidissima e lucente
372 Solean signar gli antichi il giorno lieto
373 Non credo fusse mai con men vergogna
373 Bel paese è Lombardia
Niccolò da Correggio
376 Quel che un poeta o un pictor canta e finge
377 Si como el verde importa speme e amore
Antonio Tebaldi detto il Tebaldeo
378 Non seranno i capei sempre d’or fino
379 Hor che volesti far con furor tanto
379 Non te amirar, mio caro e bon dextriero
380 Tornato è Apollo al preceptor de Achille
381 Riposa in pace, vale, vale, vale
381 Morte crudel ogni mio ben ha spento
Serafino Aquilano
383 L’aquila, che col sguardo affisa el sole
383 Vago ocellin, che con pietoso grido
384 Voi che ascoltate mie iuste querele
386 Non mi negar, signora
Pietro Jacopo De Jennaro
387 Fatte molla e non più dura
388 Una colomba dilicata e bianca
389 Un candido armellino in un bel campo
390 Eo non agio figli – né fittigli
Giannantonio Petrucci
392 De sutto al Fato sta ciò che è crëato
393 So’ entrato, in vita, e senza alcun peccato
394 La morte non perdona ad pecorelle
394 Quando omo se retrova in bono stato
395 Bisogna, amico, che sei vicïuso
Joan Francesco Caracciolo
397 Seria Fortuna inerme se le genti
397 Però che Virtù doma ogni altra cosa
Benedetto Gareth detto Il Cariteo
399 Ecco la notte: el ciel scintilla e splende
399 Mentre quella sottile et bianca mano
400 Son gemini gli Amori: un casto et pio
401 Candida fronte, ornata in treccie bionde
402 Somno, d’ogni pensier placido oblio
POESIA PER MUSICA
403 Introduzione di Claudio Vela
Leonardo Giustinian
406 – Amante a sta fredura
426 O anzoleta bella
428 Rezina del cor mio
431 Se li àrbori sapessen favellare
432 E vengote a veder, perla lizadra
CANTI CARNASCIALESCHI
433 Chi vuol àgora o spilletti
STRAMBOTTI MUSICALI
435 Non bianco marmo
435 Io pur spero
436 Se a mi che t’amo
436 Sperancia ognor
437 Se ‘l zapator il giorno se afatica
POESIE POPOLARI IN MUSICA
438 Vidi hor cogliendo rose hor gigli hor fiori
LAUDI E COMPOSIZIONI RELIGIOSE
440 Introduzione di Paolo Orvieto
Giovanni Dominici
444 Di’ Maria dolce, con quanto disio
Leonardo Giustinian
Dal LAUDARIO GIUSTINIANEO
446 O Iesú dolce, o infinito amor
448 Maria, verzene bella
Lucrezia Tornabuoni
450 O Dio d’Abraham, o Dio beningno et forte
Feo Belcari
462 Abramo e Isaac
Girolamo Savonarola
485 Vergene casta, ben che indegno figlio
NOTE FILOLOGICHE E BIO-BIBLIOGRAFICHE
493 POESIA DELL’UMANESIMO LATINA
493 Panormita
494 Francesco Filelfo
495 Giovanni Marrasio
496 Enea Silvio Piccolomini
497 Cristoforo Landino
498 Basinio Basini da Parma
499 Tito Vespasiano Strozzi
499 Giano Pannonio
500 Filippo Buonaccorsi
501 Giovanni Pontano
502 Giovanni Antonio Campano
503 Battista Spagnoli detto Il Mantovano
503 Michele Marullo
504 Poliziano
506 Giovanni Pico
507 POESIA DELL’UMANESIMO VOLGARE
507 Leon Battista Alberti
509 LORENZO DE’ MEDICI
511 ANGELO POLIZIANO
513 STANZE
514 FABULA DI ORFEO
514 RIME
515 POESIA REALISTICA E BURLESCA
515 Burchiello
516 Ghigo B




































































































































































































































































































































































































































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