Amori venali. La prostituzione nell'Europa medievale


PREZZO : EUR 12,00€
CODICE: ISBN 8858135458 EAN 9788858135457
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Traduzione di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 891
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Amori venali. La prostituzione nell'Europa medievale

PREZZO : EUR 12,00€

CODICE :
ISBN 8858135458
EAN 9788858135457

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Traduzione di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 891

ANNO:
2019

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
XXVIII-362 pagine
19 ill. colori
Brossura
cm 13,5 x 20,7 x 3
gr 485

NOTE:
Titolo originale: Amours vénales. La prostitution en Occident XIIe - XVIe siècle

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore e quarta di copertina:
Fino al XVI secolo il mondo degli amori venali è onnipresente e tollerato. Gli uomini di governo e di Chiesa considerano la prostituzione inestirpabile e naturale, una forma di risposta spontanea alla miseria dei tempi e l'arma più efficace di lotta contro il caos. La Chiesa gregoriana, pur instauratrice di un ordine coniugale rigoroso, accetta la concupiscenza maschile e ammette donne votate al peccato. La giustificazione è quella del male minore: minore rispetto alla violenza, allo stupro, all'adulterio, all'incesto. L'elemento monetario aggiunge paradossalmente all'insieme un elemento positivo; il denaro, questo nemico di Dio, è l'amico della donna venale: giustifica e legittima la sua pratica e fa di lei una lavoratrice che riceve il prezzo della sua fatica. Rese socialmente visibili, le prostitute pubbliche si ritengono in grado, in Alta Germania come in Linguadoca, di far fronte agli abusi e di reclamare i propri diritti. Ma il tempo di promozione del corpo finisce bruscamente a metà del XVI secolo quando il clero della Controriforma decide di porre fine alla tolleranza. Da allora viene attuata una strategia repressiva fatta di incarceramenti, punizioni ed esclusioni.

Indice:
pag. V Introduzione
VI Rivoluzioni e scontri
XI Problemi storiografici
XXI Venalità e società del secondo Medioevo
3 I. Le prostituzioni medievali: semplice presentazione dei fatti
3 Tre o quattro barlumi nel cuore dell'ignoto
7 Professioniste e male minore
13 Politiche urbane: dalla segregazione all'istituzionalizzazione
20 Il male è così cattivo da non essere più necessario
27 II. Sessualità e società del basso Medioevo
28 Il clero e il mondo sensibile: creazione, natura, corpi, sesso
34 I nuovi teologi e il sesso
37 Esigenze cristiane, realtà coniugali e compromessi necessari
46 Invenzione di un tesoro: la fornicazione semplice
50 Giovani chierici, giovani  laici, stessi divertimenti
55 I fragili bastioni del rigore
60 L'impossibile segregazione
67 Sistemi di prevenzione
72 III. Strutture e attori dell'amore venale
73 Ragazze di campagna, dei mercati e delle fiere
76 Nidi di puttane in città: alberghi, taverne e camere
79 Case di bagni e di divertimenti: le «étuves»
82 Monopolio pubblico, settore privato ed economia mista
86 Ragazze pubbliche e private: età, «status», qualità
91 Ribaldi, ruffiani, fidanzati
96 Ignobili ma esperte: le mezzane
98 Tenutari, affittuari, proprietari
103 Ricchezza e venalità, gli spazi urbani della prostituzione
112 Quante donne venali?
115 IV. Le strade della venalità
116 Depravate o costrette?
118 Donne sole
119 Miseria e abbandono
123 Costrizioni ancillari e servili
126 Stupri collettivi e disonore
130 La scelta volontaria non è inconcepibile
131 Saggio sociologico: l'esempio di Digione
135 Rottura sociale o attaccamento ai valori primari?
140 V. Il mestiere
140 «Buona strada» e «grande casa»
144 Spazi di calma o di delinquenza?
149 Cerere, Bacco, Venere (e Mercurio)
151 Libertà o clausura?
152 Minoranze stabili e convivialità necessaria
155 Gli ospiti: esclusi, indesiderabili e consumatori abituali
158 Cerca libidinosa e arte dell'apparire
162 Passeggiate lascive e conquiste carnali
164 Adescamento e rituali di consenso
166 Inidoneità al lavoro: mestruazioni, malattie, gravidanze
170 Pratiche contraccettive e abortive
172 Il piacere: preliminari e conclusioni
177 Prezzo dei servizi, modalità di guadagno, onerosità dei compiti
182 Fratture e solidarietà collettive
184 Riconversioni obbligate: il matrimonio
187 Conversioni obbligate: le pentite
192 Riconversioni assistite: i liberi rifugi
195 VI. Successi venali
197 Arma dell'onestà: la bellezza
200 Garanzia di una pratica «onesta», il diritto nuovo
203 Donne innamorate, nei loro specchi religiosi e profani
206 Belle gioventù e cortesia di costumi
208 Venale, onesta, cortese: la cortigiana
213 Ultra e citramontane
216 Lione opulenta, amorosa e sensuale
219 Louise Labé, lionese
225 Minacce?
228 VII. I regni di Sodoma
229 Dall'ignoranza delle pratiche alla loro condanna
234 Dal lato della repressione: giovani passivi e devianti incalliti
237 Realtà sociali del «vizio fiorentino»
238 Pratiche venali omosessuali
241 Sodomie eterosessuali: realtà antiche, nuove percezioni
246 VIII. Le prostitute e la città
247 Errante, infame, indegna della legge
250 Promosse soggetti giuridici
253 Da una giurisdizione eccezionale alle corti ordinarie
255 Rituali di riconoscimento e di integrazione sociale
261 Pauperizzazione e miseria femminile
264 Lebbra del corpo e lebbra dell'anima
266 Timori popolari, timori femminili
269 Quale condanna?
271 Per concludere
279 Note
333 Bibliografia
343 Referenze iconografiche
347 Indice dei nomi
353 Indice dei luoghi


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